Libreria Belgravia di via Vicoforte 14/D a Torino propone lunedì 3 ottobre 2022 alle 18.30 la prima lezione di prova gratuita del nuovo laboratorio letterario-recitativo «Prospettiva Gogol’» a cura di Manuela Marascio su «I racconti di Pietroburgo di Nikolaj Gogol’».
Dettagli organizzativi:
- Quando: tutti i lunedì, dal 3 ottobre (lezione di prova gratuita) al 12 dicembre (per un totale di 11 incontri) + rappresentazione finale
- Orario: 18.30-20-30
- Dove: Libreria Belgravia, via Vicoforte 14/D, Torino
- Per info e iscrizioni: Libreria Belgravia: belgravia@gmail.com, 347 5977883; Manuela Marascio: manuela.marascio91@gmail.com, 347 9649684
Il laboratorio e la letteratura russa:
Il laboratorio è incentrato sull’analisi e la messa in scena di alcuni episodi tratti dalla raccolta I racconti di Pietroburgo, di Nicolaj Gogol’, usciti per la prima volta nel 1842 e considerati, insieme con Le anime morte, il capolavoro dello scrittore. Protagonista è l’immaginifica città fondata nel 1703 dallo zar Pietro il Grande, sempre in movimento, sfuggente come un miraggio, dove tutto è illusione e dove la mediocrità e l’oppressione dell’ambiente sociale travolgono gli “umiliati e offesi”, i piccoli funzionari, gli artisti emarginati. Dal naso dell’assessore di collegio Kovalëv – che aspira di colpo a una vita autonoma, mettendo nei guai il suo possessore -, al povero impiegato Akakij Akakievic, che viene derubato del cappotto e ritorna come un fantasma per vendicarsi, nel realismo grottesco gogoliano l’elemento fantastico e l’elemento reale si fondono l’uno nell’altro. E sarà proprio questo il fil rouge da seguire lungo l’intero nostro percorso di approfondimento dell’opera di Gogol’ nella sua rilevanza teatrale e performativa. Di racconto in racconto, ci si troverà immersi in un mondo capovolto, in una Pietroburgo enigmatica e surreale resa immortale dalla visionarietà dissacrante di colui che Dostoevskij definì il padre autentico di tutta la letteratura russa.
Ci si avvicinerà a questo maestro del comico, osservatore meticoloso della società, lasciandosi travolgere dalla sua scrittura vivacissima, originale e quasi pirotecnica. Attraverso una lettura guidata di alcuni passaggi-chiave dei racconti – e delle memorie autobiografiche dello scrittore -, si applicheranno le tecniche teatrali via via assimilate alla resa scenica dei “tipi” descritti, con precise caratteristiche comportamentali, cogliendo quella peculiare “tristezza che si avverte attraverso il riso”.
Come scrisse Tommaso Landolfi: «Questi suoi personaggi immersi in una luce crepuscolare, lividi o torvi, amorfi talvolta o difformi, vagano tuttavia ormai per il mondo, né il mondo saprebbe ignorarli». Lo spazio scenico prenderà vita proprio grazie alle loro voci e alla loro fisicità, consegnandoci uno spaccato di realtà in bilico tra la tragedia e la comicità, tra il quotidiano e la follia.
È consigliata la lettura di una qualsiasi edizione dei Racconti di Pietroburgo durante il corso; si precisa che l’adattamento teatrale originale sarà fornito dalla docente al secondo incontro.
I contenuti didattici e professionali:
Contenuti: introduzione al teatro come mezzo espressivo; approccio al testo letterario (periodo storico, panoramica sulla letteratura e la società russa nella prima metà del XIX secolo, biografia dell’autore, poetica, struttura dell’opera); analisi dei personaggi e individuazione dei filoni narrativi; trasposizione dal libro di scene teatrali; elementi base di dizione; il dialogo; la mimica del volto; come muoversi e come utilizzare la voce nello spazio; l’interpretazione, ovvero come rendere vere le emozioni; costruzione della rappresentazione e messa in scena finale.
Partecipanti: min 8, max 12 adulti, anche senza esperienza.
Costo: 160 euro a persona.
La docente
Manuela Marascio, nata a Torino nel 1991, è attrice e performer. Ha frequentato il palcoscenico fin da bambina, affiancandovi lo studio della musica, della danza e dell’espressione corporea. Si è formata al Teatro Nuovo di Torino e attraverso seminari e masterclass di recitazione. Attualmente è inserita in diverse compagnie locali (IPTI – Il Piccolo Teatro Instabile, Eleftherìa, Libere Gabbie, Bieffepi, Maison du Théâtre, Non fate caso a noi) che spaziano dalla commedia al dramma, dal teatro civile al cabaret. Porta avanti alcuni progetti indipendenti mirati allo studio e alla riscoperta di scrittori e drammaturghi tra Otto e Novecento. Nel 2017 ha conosciuto il burlesque ed è attualmente membro del collettivo Cabaresque Project, che attinge alla rivista e al vaudeville rivisitati in chiave contemporanea. Lavora occasionalmente in produzioni cinematografiche tra Torino e Roma e come performer di strada. È laureata con lode in Letteratura, Filologia e Linguistica italiana e sta conseguendo la seconda laurea al Dams.