Dal 27 ottobre 2018 al 6 gennaio 2019 le sale del Filatoio di Caraglio ospiteranno le grandi sculture in tessuto dell’artista Elizabeth Aro. Le sculture sono le protagoniste della mostra “Le fil du monde. Migrazioni e identità nell’opera di Elizabeth Aro”; l’esposizione, a cura di Elena Inchingolo e Paola Stroppiana, presenta la ricerca dell’artista di origine argentina, che ha nel suo curriculum una lunga serie di esposizioni personali e collettive in ambito nazionale e internazionale.
Nata a Buenos Aires, dove ha studiato, è poi approdata in Spagna per giungere infine in Italia. “In me – dice – c’ è una permanente oscillazione fra culture diverse”.
La mostra rientra nelle azioni del progetto europeo di cooperazione transfrontaliera MigrACTION, che si propone di valorizzare l’itinerario che unisce le valli Stura e Ubaye, un tempo percorso dai valligiani piemontesi che emigravano verso la Francia. Il Filatoio di Caraglio ne è uno dei luoghi simbolici e significativi per il valore storico e della memoria e per il ruolo di propulsore della cultura contemporanea nell’area alpina tra basso Piemonte e Alta Provenza.
La mostra è promossa dalla Fondazione Filatoio Rosso in collaborazione con il Comune di Caraglio e Fondazione Artea e realizzata con il contributo dell’Unione Europea – Programma Interreg V-A Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020 e si avvale del patrocinio del Museo Regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel mondo.
MigrACTION ATTRAVERSO L’OCCHIO DEI BAMBINI
In contemporanea a “Le fil du monde. Migrazioni e identità nell’opera di Elizabeth Aro”, il Filatoio di Caraglio ospita la mostra “MigrACTION attraverso l’occhio dei bambini”, frutto del lavoro degli alunni delle classi quinte dell’Istituto Comprensivo Riberi di Caraglio. L’obiettivo del laboratorio, condotto e ideato dal regista Beppe Rosso e dallo scenografo Lucio Diana della compagnia torinese ACTI Teatri Indipendenti, è stato di ascoltare e dar la voce alle nuove generazioni sui fenomeni migratori del passato e del presente che hanno coinvolto la comunità di Caraglio.
La mostra presenta due videoinstallazioni che ripropongono, idealmente, uno sguardo sulle migrazioni da parte dei bambini. La prima, in una dimensione più evocativa ed immersiva, regala suggestioni sonore legate alla migrazione: parole, suoni, rumori, canti emergono da un cerchio di sale, materiale scelto come emblema delle strade percorse da viandanti, persone che migravano in cerca di una vita migliore. La seconda, invece, è un muro “parlante” che si popola di occhi, volti, bocche, mani e dà voce alla visione dei bambini sui temi della migrazione di ieri e di oggi.
La mostra prosegue all’esterno, dove nel secondo cortile del Filatoio Rosso sono allestiti 24 stendardi con i volti dei bambini che hanno partecipato al progetto.
Le videoinstallazioni e gli stendardi sono una traccia della memoria del territorio e circuiteranno nel corso del progetto nelle altre tappe che saranno toccate dal progetto MigrACTION.
L’evento è promosso dalla Fondazione Filatoio Rosso e da ACTI Teatri Indipendenti.
IL PROGETTO MigrACTION
MigrACTION è cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020 – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). La Fondazione Filatoio Rosso partecipa al progetto in partenariato con il Comune di Vinadio (capofila), la Ville de Barcelonnette, la Fondazione Nuto Revelli onlus e ACTI Teatri Indipendenti.