Quando si parla di luogo di preghiera, è inevitabile che a venirci in mente sia una chiesa. Le catechesi nell’ambito della rassegna teatrale «Catartico», invece, si svolgono una domenica ogni due mesi in teatro, il Cardinal Massaia, presso la parrocchia Madonna di Campagna, affidata ai frati cappuccini. «Non si tratta di una spettacolarizzazione della fede», sottolinea fra Marco Costa, guardiano del convento francescano alla periferia nord di Torino, «in quanto è la nostra fede a essere spettacolare!».
Catartico («Catechesi in arte iconica»), tiene in sé proprio queste due anime, come dice il nome: da una parte, l’arte (in ogni sua forma) come un veicolo per i nostri sensi e le nostre emozioni, per risvegliare la persona e trasportarla, tutta intera, all’adorazione; dall’altra la catarsi, la purificazione «anche da quell’idea», ci dice Fra Marco, «che il corpo in realtà non serva, che nella fede si debba attivare solo la mente: invece canto, danza, immagine sono anch’essi strumenti del messaggio cristiano, in chiave esperienziale».
Frate Marco Costa, 38 anni, di cui dieci nella famiglia francescana, è anche l’ideatore di questo nuovo progetto catechetico, nato proprio qui, a Madonna di Campagna, quattro anni fa, durante la Veglia di Pentecoste: di fronte a una fede tante volte anestetizzata, l’idea di un risveglio nuovo. Alternati alla catechesi, che presenta momenti danzati e cantati, accanto al momento riflessivo, proposto da un frate, e a una testimonianza, anche gli spettacoli veri e propri, una volta ogni due mesi, con un programma che vede nomi anche importanti: uno su tutti, Giovanni Scifoni. Sul palco vengono messe in scena storie che parlano di fede, ma anche di tematiche sociali, che, raccontando dell’uomo, raccontano Dio.
Il prossimo appuntamento ha luogo domenica 17 marzo 2019 alle 21, con lo spettacolo «Francesco di Terre e di Vento », della compagnia Teatro Minimo (biglietto intero 12 euro, ridotto 10 euro, per informazioni www.teatrocardinalmassaia.it).
Emanuele Bertolini
(testo tratto da «La Voce E il Tempo» del 17 marzo 2019)