Era il 2 agosto del 1983. Un piccolo gruppo di giovani guidato da Ernesto Olivero entrava per la prima volta nel vecchio arsenale militare di Torino. Per il Sermig, Servizio Missionario Giovani, fu una svolta: l’inizio di un’avventura di popolo che trasformò lentamente quei ruderi in Arsenale della Pace, una cittadella della carità sempre aperta.
Il 35mo anniversario sarà ricordato giovedì 2 agosto alle 18 con una messa con i giovani all’Arsenale della Pace. “Sarà l’occasione per fare memoria del cammino fatto, ma soprattutto per ringraziare quanti ci hanno sostenuto e continuano a sostenerci, – dice Ernesto Olivero, fondatore del Sermig – l’Arsenale della Pace è diventato oggi una casa di dialogo, di accoglienza, di fede. Una storia fatta di volti e di ideali, quelli che hanno reso possibile, per la prima volta nella storia, la trasformazione di un Arsenale militare in una casa di pace”.
Oggi l’Arsenale della Pace è il cuore di una realtà di solidarietà presente in ogni angolo del mondo. 3420 progetti di sviluppo nei 5 continenti, dal Libano al Brasile, dall’Iraq al Rwanda, dalla Georgia al Bangladesh. Oltre 70 missioni di pace nei teatri di guerra più drammatici, che sono valse ad Ernesto Olivero la candidatura al Nobel per la pace da parte di Madre Teresa di Calcutta ed altre personalità.
Povertà lontane, ma anche vicine: i senza fissa dimora, le donne in difficoltà, chi non riesce a trovare un posto per la notte, un pasto, la possibilità di curarsi. È il mondo che bussa alla porta, a Torino, come negli altri tre arsenali nati nel corso degli anni: l’Arsenale della Speranza a San Paolo in Brasile con 1200 uomini di strada accolti ogni giorno; l’Arsenale dell’Incontro a Madaba, in Giordania che accoglie alcune centinaia di bambini disabili sia cristiani che mussulmani; l’Arsenale dell’Armonia a Pecetto Torinese, una casa per bambini ospedalizzati e le loro famiglie e un centro diurno per disabili.
Per info: segreteria Sermig tel. 011-4368566, www.sermig.org, sermig@sermig.org