– È un anno ricco di appuntamenti quello che celebra il 50º dalla morte di mons. Adolfo Barberis, venerabile sacerdote torinese e segretario personale del cardinal Richelmy. Organizzati dalle consorelle del Famulato cristiano, congregazione fondata dallo stesso Barberis, dal Museo della Sindone e dal Centro internazionale di Sindonologia, gli appuntamenti si snodano lungo tutto il 2017, dallo scorso 19 febbraio, quando mons. Cerrato, Vescovo di Ivrea, ha celebrato una Messa ricordando il venerabile, fino al 31 dicembre quando si concluderà la mostra dedicata a lui presso la casa del Famulato (via Lomellina 44, Torino).
Il Barberis fu un uomo poliedrico, che ha manifestato il proprio interesse in tante esperienze.
Oltre ad aver fondato la congregazione del Famulato cristiano – che oggi ha riformulato il suo ambito di intervento impegnando le consorelle nell'accoglienza e nella formazione di donne italiane e straniere e ponendosi come organismo di mediazione con il mondo lavorativo, proponendo formazione e incontro con i datori di lavoro (il 22 ottobre prossimo si terrà una giornata di studi per le famiglie sull'attualità del Famulato) – mons. Barberis è ricordato come fondatore dell'Opera diocesana pellegrinaggi e promotore dei pellegrinaggi a Lourdes: il 26 marzo 2017 alle 18, infatti, presso la chiesa Nostra Signora di Lourdes in Torino (progettata dallo stesso venerabile) sarà ricordata la sua figura e la miracolosa guarigione di Natalina Cena avvenuta nel santuario francese di cui mons. Barberis fu testimone.
Una profonda conoscenza e devozione della Sindone caratterizzarono il monsignore che diede impulso al Centro internazionale di Sindonologia: intuì la forza pastorale del Lino, ne diffuse la conoscenza e ne divulgò il messaggio. Per questo sarà ricordata la sua opera durante la festa della Sindone, il 4 maggio, mentre al Museo della Sindone nel prossimo mese di dicembre vari oggetti racconteranno la sua figura in una mostra.
Da ultimo non si può non segnalare il suo interesse nell'arte: fu infatti pittore, scultore e progettista di edifici sacri; narreranno questo suo aspetto le mostre 'gemelle' che saranno allestite presso la casa del Famulato cristiano e nella cattedrale di Ivrea dall'8 al 31 dicembre (feconda fu la sua opera pastorale ed artistica nel Canavese). Molte, dunque, le iniziative non solamente per celebrare un uomo, ma per ricordare la sua opera e per continuarne le opere, radicate nella devozione e nella realtà torinese.
Luca BELLO
(testo tratto da «La Voce E il Tempo» del 26 febbraio 2017)