Dopo New York, Buenos Aires e Montevideo, la mostra internazionale “Basilicatë, una celebrazione della cultura lucana nel mondo” approda per due settimane a Torino. Dal 16 al 30 settembre 2024 è infatti ospitata negli spazi espositivi del Polo del ‘900 (Palazzo San Celso, corso Valdocco 4/a) e può essere visitata dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18.
La mostra Basilicatë è parte di un progetto sulla cultura lucana nel mondo con focus sull’ Argentina, gli Stati Uniti d’America e l’Uruguay. Promosso dalla Federazione dei Circoli e Associazioni dei Lucani in Piemonte, con il sostegno della Regione Basilicata e il coordinamento scientifico del Centro dei Lucani nel Mondo Nino Calice della Regione Basilicata, tra il 2023 e il 2024 ha documentato l’integrazione della cultura lucana nei Paesi che hanno accolto gli emigrati lucani oltreoceano. Alla realizzazione del progetto hanno collaborato le comunità lucane di New York, Buenos Aires e Montevideo, producendo un autoritratto collettivo dei lucani all’estero.
Oltre alle quattro mostre internazionali allestite a New York, Buenos Aires, Montevideo e Torino, nell’ambito dell’iniziativa sono stati organizzati convegni, laboratori in Italia e nel mondo e realizzata una pubblicazione di approfondimento in tre lingue che sarà presentata a Genova, al Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, il prossimo 9 ottobre insieme al racconto del viaggio di Basilicatë. Il nome del progetto Basilicatë, trasformando il nome della Regione in un plurale con la dieresi Ë del dialetto, esprime le variazioni che si producono nella tradizione culturale ad opera dei migranti (tradizione intesa nella duplice accezione etimologica latina di “trasmissione” e “tradimento”). Tali variazioni continuano a mantenere una riconoscibilità dei modelli d’origine, ma inevitabilmente, in ragione degli scambi con le culture dei luoghi d’approdo, moltiplicano le forme della stessa identità culturale. Non solo una Basilicata, dunque, ma tante quante sono le forme con cui viene celebrata nel mondo.
La cura del progetto è stata affidata dalla Federazione dei Circoli e Associazioni dei Lucani in Piemonte al gruppo di ricerca Architecture of Shame che si avvale del supporto per l’immagine coordinata della società di comunicazione Ego 55 e di numerose collaborazioni di studiosi, attivisti, registi e professionisti lucani e internazionali. Il processo di ricerca ha previsto una serie di attività performative e di dialogo costruite su quattro temi focali che descrivono le caratteristiche della cultura lucana all’estero: il linguaggio, la cucina e la gestualità, gli spazi domestici e i riti religiosi nello spazio pubblico.
Lo scopo ultimo di Basilicatë è quello di realizzare un autoritratto collettivo che possa essere un documento sul dialogo fra la cultura della comunità lucana e quella dei Paesi che l’hanno accolta. I lavori oggetto della mostra saranno acquisiti dal Centro dei Lucani nel Mondo Nino Calice di Lagopesole / Museo dell’Emigrazione Lucana con sede in Basilicata, dove diventeranno materiali a disposizione di ricercatori e appassionati della cultura del territorio.
Il progetto Basilicatë rinvigorisce infine la rete internazionale di comunità lucane nel mondo, molte delle quali particolarmente attive nella diffusione della cultura e dei valori della Basilicata. Attraverso il metodo di Basilicatë i legami esistenti vengono valorizzati in virtù della loro “attualità”, della capacità di evolversi e dialogare, nella convinzione che cultura e tradizioni sono riferimenti dinamici e soggetti vivi. I lucani del mondo hanno desiderio che si parli di loro e non solo dei loro nonni. Esigenza valida anche in Basilicata, dov’è utile sapere che una Regione, seppur così piccola e scarsamente popolata abbia un’influenza culturale molto più grande di quanto non si immagini. Nel filo che si sta intrecciando grazie a Basilicatë corre un legame emozionante, utile alla narrazione generale dell’emigrazione italiana e alla diffusione dell’accoglienza come valore d’evoluzione e di pace.