– Anche nel 2017 si rinnova l'appuntamento con i tesori di storia, arte e fede del Canavese. Domenica 9 aprile tornano i «Percorsi», la rassegna giunta al quinto anno: per l'occasione verranno aperti tutti insieme e gratuitamente (orario 10-12.30 e 14-18; per informazioni tel. 340.5403234.), venti luoghi di culto di solito non facilmente visitabili nel Canavese, Ciriacese e Valli di Lanzo. Gli edifici sono stati raggruppati in quattro aree, offrendo altrettanti itinerari.
Il primo Percorso – Caselle: cappella della Madonna del Pilone; cappella di Sant’Anna e Don Bosco; San Francesco al Campo: chiesa dell’Assunta (aperta 14- 18); San Maurizio Canavese: antica chiesa Plebana. Il secondo Percorso – Ciriè: chiesa di San Martino (aperta 11.30-13 e 14-18), cappella del Robaronzino; San Carlo Canavese: cappella di S. Maria di Spinerano; Rocca Canavese: cappella di Santa Croce; Corio: chiesa di Santa Croce. Terzo Percorso – Nole: santuario di San Vito; Grosso Canavese: chiesa di San Ferreolo; cappella privata del Palazzo Armano; Balangero: chiesa di San Giacomo Maggiore (aperta 14-18); Lanzo Torinese: chiesa di Santa Croce. Quarto Percorso – Favria: chiesa di San Pietro in Vincoli e chiesa parrocchiale; Rivarolo: convento e chiesa di San Francesco; Valperga: chiesa di San Giorgio; San Ponso: chiesa Plebana; Baldissero Canavese: cappella di Vespiolla.
I visitatori, accolti da volontari, sceglieranno da dove partire e come muoversi, liberamente, seguendo esigenze, gusti e curiosità. Un pieghevole illustrerà le peculiarità e gli stili di ogni edifi cio: si spazia dal barocco a Caselle, Cirié, Nole e Balangero al gotico in Lanzo, Valperga e Rivarolo. Dal romanico a Cirié, Grosso, San Carlo, San Francesco e Favria.
Si scoprirà che don Bosco sostava spesso nella cappella di Caselle, che il «magister Domenicus de la marcha d’Ancona» compare negli affreschi di Spinerano e Favria, che il maestro Martino Spanzotti operò anch'egli a Favria e nella vicina Rivarolo. Molti gli artisti da riscoprire (tra loro Giacomo Jaquerio, Defendente Ferrari, Pietro Francesco Guala, Pietro de Scotis, Ludovico Quarini, Bernardo Antonio Vittone), specialmente dopo i recentissimi restauri su molti dei venti monumenti.
Elena ALA
(testo tratto da «La Voce E il Tempo» del 2 aprile 2017)