Polincontri, i concerti d’autunno

lunedì 2 Dicembre

Tornano i Concerti di Polincontri musica (e si tratta della trentatreesima edizione): il lunedì, alle 18, presso l’Aula Magna «Giovanni Agnelli» del Politecnico in corso Duca degli Abruzzi 24 a Torino, dotata di uno dei migliori Steinway Gran Coda della città e di un’assai valida acustica.

Gli eventi previsti per questa prima tranche autunnale sono undici, da ottobre a dicembre. Fedele alla propria vocazione, Polincontri propone un articolato cartellone che prevede il consueto mix di recital solistici, concerti da camera, alcune vere e proprie curiosità, le consuete ‘aperture’ sul contemporaneo e altro ancora.

L’esordio, ovvero la serata inaugurale, è quella di lunedì 7 ottobre 2024. Per l’occasione sul palco del Politecnico salirà il Philharmonisches Ensemble totalmente composto da elementi dell’OSNRai in formazione mista di archi e fiati. In programma il fascinoso «Ottetto in fa maggiore D 803» che Schubert compose nel 1824, ed è un capolavoro assoluto: un bel modo per propiziare la stagione 2024/25. Ancora musica cameristica per il secondo appuntamento (14 ottobre) che vede il felice ritorno del Trio Metamorphosi (nella foto) orientato su un programma per intero beethoveniano, entro il quale spicca il notissimo e sempre gradito «Trio op. 70 n. 1» detto «Degli spettri» per il suo carattere romanticamente fantasmatico.

Il pianoforte come sempre la fa da padrone nella programmazione di Polincontri musica; ecco allora il programma proposto dal pianista Costantino Catena (21 ottobre) che spazierà da Bach («Concerto italiano BWV 971») a Chopin, Liszt e Debussy, giù giù sino al novecentesco Poulenc. Ancora pianoforte l’11 novembre (per il ciclo Fortissimo PoliTo) con il navigato Michele Campanella, decano dei pianisti italiani, che porrà a a reagire la beethoveniana «Sonata op. 111» con la «Sonata in si minore» di Liszt, fusa in un unico blocco e vera pietra miliare. Da non perdere.

Non meno intrigante il ‘confronto’ tra due dissimili pianisti (il 18 novembre) l’uno ‘classico’, Carlo Balzaretti, e l’altro notissimo e versatile jazzista, Enrico Intra (in collaborazione con Istituto musicale Città di Rivoli). Haydn, Schubert, il Beethoven dell’inossidabile «Sonata op. 53 ‘Waldstein’» e per finire gli entusiasmanti e visionari «Quadri da un’esposizione » del russo Mussorgskij, con Massimiliano Ferrati alla tastiera il 25 novembre. E ancora: musica da camera il 2 dicembre col Quartetto Marcucci nell’inconsueta formazione costituita da bandoneón, contrabbasso, violino e pianoforte e una carrellata dal tango tradizionale al tango nuevo; ensemble di violoncelli, protagonista in abbinamento all’Intelligenza artificiale, il 28 ottobre per la Contemporary Cello Week (in co produzione con EstOvest Festival); quindi il violoncello di Massimo Macrì lunedì 4 novembre per una serata davvero speciale inserita entro le celebrazioni per i 200 anni del Museo Egizio di Torino, con scoperte musicali ed esplorazioni sonore del passato, voce recitante e altro ancora.

Danzatori e danzatrici del Balletto Teatro di Torino con la coreografia di Viola Scaglione il 9 dicembre (ad assecondare le azioni coreutiche il violino di Marta Tortia e il pianoforte da Stefano Musso, brani di Bach, Stravinskij e Franck). Ultimo appuntamento, poi, prima delle festività lunedì 16 dicembre (per il ciclo Scienza e Creatività), e una singolare ‘rievocazione’ del sodalizio tra Brahms e l’insigne chirurgo Theodor Billroth (con Alice Fumero voce narrante, Marco Panzanaro letture ed Elisabetta Piras al pianoforte, musiche ovviamente brahmsiane.

Info www.polimusica.polito.it.

Attilio PIOVANO su «La Voce E il Tempo» del 6 ottobre 2024

02/12/2024 18:00
02/12/2024 19:00
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