Per il secondo anno, su iniziativa del salesiano don Ernesto Grignani, rettore della chiesa di via Piazzi intitolata a Maria Ausiliatrice, riprendendo una ormai desueta prassi, si celebra nei sabati di Avvento la Messa cosiddetta «Rorate», dall’incipit dell’arcaica antifona dal suggestivo testo: «Stillate rugiada, o cieli, dall’alto e le nubi piòvano il Giusto […] Consòlati o popolo mio: presto verrà la tua salvezza: perché ti consumi nella mestizia, mentre il dolore ti ha rinnovato? Ti salverò, non temere, perché io sono il Signore Dio tuo, il Santo d’Israele, il tuo Redentore ». Un bel modo per prepararsi al Natale, sottolineando quel senso dell’Attesa che dell’Avvento costituisce l’essenza più autentica.
Grande (e invero inattesa) affluenza, sabato 4 dicembre 2021, nonostante l’ora antelucana: già, perché la Messa viene celebrata alle 6.30, dunque prima del sorgere del sole, a lume di candela, e non certo per sterile desiderio di innescare facili emozioni, bensì per rimarcare anche visivamente il senso, la ratio dell’Attesa del Messia, profetizzata da Giovanni. Davvero significativa la presenza di svariati giovani, specie universitari e non solo, parecchi provenienti da lontano, che hanno inteso accettare questa piccola sfida: alzarsi presto per iniziare la giornata in un modo un po’ speciale, pregando in maniera comunitaria: un ‘segno’ dello Spirito che agisce anche in questa nostra epoca, quando (forse) non ce lo attendiamo.
Conclusione con la non meno intensa antifona mariana «Alma Redemptoris Mater», destinata tradizionalmente ad essere cantata dall’inizio del Tempo di Avvento sino al 2 febbraio. Per condividere e stare insieme, dopo la Messa, come da miglior tradizione salesiana, festosa colazione nell’atrio dell’Oratorio, quando ormai il sole scintilla, illuminando il vasto cortile dell’Ups, da sempre frequentato da centinaia di giovani. Per chi desidera parteciparvi, la Messa viene celebrata ancora sabato 11 e sabato 18 dicembre 2021.
A.P.