San Carlo Canavese – Da 85 anni l’Azione Cattolica è una risorsa per la Comunità di San Carlo Canavese. L’associazione, voluta dal parroco don Giacomo Marchisio, ha legato intorno a sé negli anni molti adulti e giovani, alcuni oggi coi capelli bianchi. Leggiamo sul bollettino in una ricerca firmata dal sancarlese Gianfranco Ballesio che il 1932 e la benedizione della nuova realtà associativa coincisero con la soppressione dalle leggi fasciste e l’unione del Comune sancarlese a quello di Ciriè. Cominciarono le conferenze agli aspiranti la domenica sera dopo i vespri oltre gli spettacoli allestiti nel teatrino parrocchiale voluto da don Marchisio insieme alle aule proprie della Gioventù Cattolica. L’anno successivo venne fondata la sezione di Gioventù Femminile nei locali dell’asilo parrocchiale. Don Marchisio morirà nel 1935 lasciando un grande vuoto tra gli associati che vedevano in lui il padre e il fondatore. Il suo successore, don Tommaso Gallo, incrementerà le fi la di Ac, affi dandosi sempre all’aiuto degli aderenti nella gestione delle attività parrocchiali e come esempio di condotta cristiana nella vita pubblica civile.
Nel 1941 le donne di Ac sancarlesi conseguirono il secondo premio nella gara diocesana di cultura religiosa. Ancora oggi alcuni anziani si ricordano di quei viaggi a Torino dove tutte le parrocchie della diocesi erano rappresentate tra le fi le di Ac. Era l’avanguardia cattolica che al tempo non era ben vista dal regime fascista. Finita la guerra, alcuni dei tesserati entrarono nella rinata amministrazione comunale e si impegnarono in politica, per lo più nelle fi le della Democrazia Cristiana. Con gli anni Settanta e il boom economico diminuì il numero di aderenti, sia per l’arrivo di nuovi movimenti ecclesiali, sia per il benessere economico.
Negli anni Ottanta l’Ac insieme a suor Giovanna Ferrera diede vita all’oratorio e ai campi estivi. «Chi vi ha aderito da giovane ha trovato nuovo slancio nella comunità parrocchiale continuando anche da adulto a vivere questa esperienza associativa che esprime la sua ragione di esistere», afferma Luigina Fornero, attutale presidente dell’associazione, «nel vivere la corresponsabilità dei laici nella chiesa locale, nel garantire una presenza continuativa, nell’assumere una dimensione di Chiesa più ampia della propria parrocchia». Anche nella realtà di San Carlo ci sono stati esempi e testimonianze di impegno e di amore alla Chiesa e al mondo che, nella ricorrenza degli 85 anni e anche dei 150 di fondazione dell’Azione Cattolica Italiana, i sancarlesi vogliono fare memoria, riportando al nostro tempo i valori di questa associazione e tenendo aperto uno sguardo al futuro.
Tre i momenti di celebrazione pensati in collaborazione con il Centro Diocesano: una serata di riflessione e dialogo condotta dal segretario diocesano Paolo Reineri, venerdì 29 settembre alle 21 nel salone dell’oratorio, per ripercorrere il cammino dell’Azione Cattolica locale, con documenti, video e testimonianze di persone della comunità; una serata fra musica e testimonianze, sabato 30 settembre alle 21 nella parrocchiale; domenica 1 ottobre alle 10,30 messa presieduta dal «sancarlese di adozione» don Guido Colombo. «Questi momenti», conclude la Fornero, «vogliono essere per tutta la nostra comunità un’occasione anche per ritrovarci e riflettere insieme sulla Chiesa di oggi, accogliendo l’invito di Papa Francesco a ‘dar vita ad una chiesa più missionaria, calata nella vita concreta degli uomini’».
Tiziana MACARIO
(testo tratto da «La Voce E il Tempo» del 24 settembre 2017)