«SantaRita Festival»: sei concerti con organisti di fama internazionale

lunedì 14 Aprile

Giunto alla sua 41-ma edizione, puntuale, per la direzione artistica di Omar Caputi, si ripresenta in autunno, a Torino, presso il Santuario del popoloso, omonimo quartiere, il «SantaRita Festival»: manifestazione di caratura internazionale con organisti di fama mondiale e un cartellone davvero dagli ampi orizzonti.

Un’edizione intitolata alla memoria del grande organista francese Pierre Cochereau, fondatore del prestigioso Grand Prix de Chartres (nel 100° della nascita), che si realizza con il patrocinio della Regione Piemonte. Sei i concerti, compresi tra fine settembre e inizio novembre, invariabilmente il lunedì alle 21, con ingresso libero, ai quali – come ormai da lunga tradizione, fin dai tempi della direzione artistica del compianto Massimo Nosetti che del Festival fu l’ideatore e il promotore per lunghi decenni – si aggiungono quattro ulteriori appuntamenti: vale a dire i concerti spirituali per il Santo Natale (23 dicembre) per la Settimana Santa (14 aprile 2025) e ancora per le festività pasquali (21 aprile) nonché da ultimo, come d’abitudine, per la festa patronale (19 maggio).

La serata inaugurale è prevista per lunedì 30 settembre: per l’occasione è stata invitata Magdalena Kaczor, eccellente organista di nazionalità polacca; intrigante il programma entro il quale si accosta la produzione del versatile Flor Peeters (l’efflorescente «Fantasia Sinfonica op. 13» su temi pasquali) al Vivaldi del violinistico «Concerto in re minore» trascritto da Bach («BWV 596») all’altisonante «Prometheus» di Liszt nella fascinosa rielaborazione del sommo Guillou; non basta, si ascolteranno ancora pagine del novecentesco Poulenc e la «Toccata» dalle «Sinfonia Concertante op. 81» di Jongen nella sapiente elaborazione dell’interprete medesima.

Il 7 ottobre sarà la volta del poliedrico Omar Caputi che si cimenterà in pagine del raro e seicentesco Pierre Du Mage, cui faranno seguito l’imponente e possente «Sesta Sinfonia» di Widor e le «Variazioni su Frère Jacques» di Cochereau, pagine grazie alle quali sarà possibile apprezzare vieppiù le singolari potenzialità dell’organo Zanin collocato in Santuario.

Speciale ospite, una star di fama mondiale del concertismo organistico (14 ottobre), vale a dire lo statunitense Stephen Tharp, che offrirà all’ascolto pagine dell’arcaico Lully, poi un mirifico corale bachiano, quindi ingresso nel mondo tardo romantico con Vierne, ancora un omaggio a Cochereau e conclusione con una vasta e prevedibilmente sfolgorante improvvisazione, come da tradizione ultra millenaria nel mondo organistico.

Due gli italiani presenti in cartellone, lo spezino Ferruccio Bartoletti (21 ottobre) ed il pesarese Lorenzo Antinori (28 ottobre) grazie ai quali si potranno ascoltare programmi articolati e ricchi di stimoli dacché si spazia dai romantici Schumann, Mendelssohn, Franck e Brahms a Duruflé, Bossi e Boëllmann.

Ancora una donna alla consolle, e si tratta della messinese Stefania La Manna che il 4 novembre offrirà un bel programma tutto sul versante francese (Guilmant, Vierne, Saint-Saëns, ancora Duruflé e il gigante Messiaen).

Binomio di tromba e organo per il concerto natalizio, e si tratta di un accostamento sempre spettacolare e davvero di rilievo il concerto per la festa patronale che avrà per protagonista la musica di Mozart, in programma il piatto forte sarà la celebre «Messa dell’incoronazione K 317», Orchestra da camera del pinerolese e Ensemble vocale Arcadia per la direzione di Mario Cappellin.

Tutti i dettagli, il programma completo e le bio degli artisti, sono reperibili sul sito www.santaritafestival.it.

Attilio PIOVANO su «La Voce E il Tempo» del 15 settembre 2024

14/04/2025
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