Torino – Le suggestive navate della chiesa torinese di San Dalmazzo, nella centrale Via Garibaldi 19, grazie alla disponibilità dei Padri Barnabiti, dal 3 al 14 maggio 2017 ospiterano una mostra della pittrice Anna Volpe Peretta dal titolo «Santità e Clausura», con l’obiettivo di far conoscere i Santi ed eminenti maestri di spiritualità legati ai monasteri di clausura. La mostra, nel suo percorso iconografico, comprende circa 30 ritratti, eseguiti a olio, pastello, carboncino. Anna Volpe Peretta ha ormai al suo attivo numerose mostre; i testi del catalogo sono invece di Daniele Bolognini.
INGRESSO LIBERO. Orario : 7,15 – 12,00 * 15,30 – 19,00.
Volpe Peretta e Bolognini sono membri dell’Opera San Pio X – www.dalsilenzio.org – la conferenza vincenziana che da 60 anni si occupa di assistenza ai monasteri di clausura e che grazie alla pubblicazione quadrimestrale Dal Silenzio raggiunge i circa 560 monasteri italiani. Nel catalogo della mostra l’Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia, nella prefazione, ha scritto: “Nonostante la diffusa indifferenza religiosa che caratterizza il nostro oggi, parlare di vita claustrale, di vita monastica e di santi, può risultare una salutare provocazione per tutti, cristiani e non. Infatti, ieri come oggi, in quanto realtà spiritualmente attraenti, i monasteri sono luoghi umani che irraggiano densità spirituale, pace, presenza di Dio”.
Ai Fondatori dei principali Ordini religiosi, seguono i testimoni più vicini all’età contemporanea e i santi piemontesi che, in particolare, risposero alle esigenze dei loro tempi, conciliando l’apostolato “attivo” con la vita contemplativa. Alcuni di essi all’interno dei propri istituti vollero che le monache si dedicassero esclusivamente alla preghiera. I ritratti comprendono: Agostino, Benedetto, Domenico, Francesco e Chiara, Teresa d’Avila, Francesco di Sales e Giovanna di Chantal, Paolo della Croce, ma anche i nostri Cottolengo, Giulia di Barolo, Luigi Boccardo e don Orione, che diedero vita anche a comunità contemplative.
Tra i testimoni figurano personaggi meno noti che vissero nei chiostri della nostra regione: la domenicana Margherita di Savoia, le cappuccine Amedea Vercellone e Consolata Betrone, la visitandina Jean Benigne Gojos, la beata Maria degli Angeli, Madre Giuseppina Operti (Maria degli Angeli) e la passionista Leonarda Boidi. Sono infine ricordati i legami spirituali con i principali santi piemontesi: Sebastiano Valfrè, Ignazio da Santhià, Pio Brunone Lanteri, Cafasso, don Bosco, Murialdo e, ultimo in ordine di tempo, il cardinale Ballestrero. La santa più nota è certo Teresina di Lisieux che, monaca di clausura, fu autentica evangelizzatrice tanto da essere nominata patrona delle Missioni. Suo il pensiero: “Nel cuore della Chiesa, mia Madre, io sarò l’amore, così sarò tutto”.