Diretta da Gianluca Barbadori, Galatea Ranzi porta in scena «In nome della madre», l’adattamento teatrale dell’omonima opera di De Luca, in cui il mistero della maternità di Maria diventa vivido racconto umano
Dopo l’anteprima andata in scena a Roma nell’ambito del Festival di drammaturgia contemporanea e il debutto al Teatro Biondo di Palermo, che lo produce in collaborazione con Soc. Coop. Ponte tra Culture e Amat, arriva a Torino dal 19 al 23 gennaio 2022 al Teatro Astra (via Rosolino Pilo 6), per la Stagione TPE 21-22, «In nome della madre»: un intenso monologo di Erri De Luca interpretato da Galatea Ranzi – che le è valso la nomination come Miglior interprete di monologo delle “Maschere del Teatro Italiano 2021” – per la regia di Gianluca Barbadori.
Lo spettacolo, tratto dal romanzo breve di Erri De Luca pubblicato da Feltrinelli nel 2006, studia il mistero di una maternità e la grazia del coraggio di una donna. In nome della madre è la storia, narrata in prima persona di Miriàm, una ragazza della Galilea che ha una strana visione nella quale un angelo le annuncia che avrà un figlio e profetizza per lui un destino di grandezza. Subito dopo, la giovane scopre di essere incinta. Dopo qualche titubanza, decide di avvertire Iosef, il suo promesso sposo. Miriàm sa perfettamente che rischia di essere lapidata, ma rifiuta ogni menzogna, rivendicando il mistero della sua gravidanza e la sua assoluta buona fede. Iosef, anche in seguito ad un sogno premonitore, decide che le nozze avranno luogo come previsto, sfidando i benpensanti di Nazaret e le leggi del tempo. Intanto, gli odiati occupanti romani organizzano un censimento e per i giovani sposi si prepara un viaggio, lungo e difficile, a pochi giorni dal parto.
Facendo ricorso al linguaggio semplice e terso della poesia, Erri De Luca racconta la gravidanza di Miriàm/Maria. Il Talmud, oltre un decennio di studi biblici e gli storici romani gli forniscono dati preziosi per dare alla sua storia uno sfondo credibile. Ma non è un’urgenza storiografica, quella che muove De Luca. Piuttosto, è il desiderio di raccontare «qualcosa che non c’è»: una versione laica e poetica della nascita di Gesù. In nome della madre è un testo pieno di Grazia, che commuove e fa riflettere credenti e laici. La messa in scena intende creare un intimo momento di incontro col pubblico. Miriàm/Maria, donna oramai adulta che ha accettato con consapevolezza il destino di suo figlio, desidera condividere con noi la sua esperienza personale, senza fronzoli, invitandoci a ritrasmettere il suo messaggio di amore, coraggio e speranza.
Regia Gianluca Barbadori ; costume Lia Francesca Morandini; produzione Teatro Biondo Palermo in collaborazione con Soc. Coop. Ponte tra Culture, Amat – Associazione Marchigiana Attività Teatrali; con il patrocinio di Regione Marche.
Orario spettacoli: h 21 / mer 19.30 / dom h 17
durata: 80 min
Biglietti: intero: 25,00 €, ridotto: 17,00 €, under 30: 10,00 €
Info, biglietti e carnet: www.fondazionetpe.it
Biglietteria Teatro Astra, via Rosolino Pilo 6, Torino, 011 / 5634352, dal martedì al sabato h 16-19 e un’ora prima degli spettacoli.