Visita guidata esclusiva al cantiere della cupola della Basilica Mauriziana di Torino

domenica 22 Settembre

Nel cantiere di restauro della Basilica Mauriziana, in via Milano 20 a Torino, che attraversa con la sua stratificazione architettonica e decorativa oltre dieci secoli della storia di Torino, la FOM – Fondazione Ordine Mauriziano organizza per il 22 settembre 2024, giorno dedicato a San Maurizio, una visita guidata in esclusiva alla cupola. La visita consentirà di salire su un ponteggio per ammirare eccezionalmente da vicino il dipinto murale raffigurante il “Trionfo della Croce” realizzato nel 1858-59 da Paolo Emilio Morgari, a celebrazione dei Santi Maurizio e Lazzaro, a cui la Basilica è intitolata.

La Basilica, uno dei beni mauriziani ad oggi meno conosciuti, è attualmente oggetto di operazioni studio e di messa in sicurezza preliminari al prossimo restauro della cupola e del tamburo dell’aula, che con il loro avanzato e grave stato di degrado impediscono l’accesso al pubblico nella Basilica. A ponteggio montato, è ora in corso una dettagliata campagna di saggi stratigrafici sugli stucchi e sugli intonaci per individuare le cromie originarie, gli strati manutentivi, le ridipinture ed eventuali altre sostanze soprammesse. Dal mese di novembre, con l’avvio dei veri e propri interventi di restauro degli intonaci, delle decorazioni, dei serramenti e dell’impianto elettrico e di illuminazione, la Basilica non sarà più accessibile fino alla conclusione dei lavori.

PASSEPARTOUT

“Passepartout” è il nome delle visite guidate straordinarie in programma da due anni alla Palazzina di Caccia di Stupinigi alla (ri)scoperta degli spazi segreti, normalmente chiusi al pubblico. Alla Basilica Mauriziana, in occasione del cantiere di restauro e dell’allestimento del ponteggio che consente di vedere lo spazio da un altro punto di vista, la FOM ha organizzato un appuntamento speciale di “Passepartout” nel giorno dedicato a San Maurizio, il 22 settembre 2024.

Il percorso permette di raggiungere la cupola, visibile normalmente solo dal basso. La cupola si eleva per circa 40 metri e venne edificata sul finire del Seicento su progetto dell’architetto luganese Antonio Bettino ed ultimata a metà dell’Ottocento. Importante fonte di luce sono le otto finestre ricavate nel tamburo della cupola e intervallate da coppie di lesene. Oggetto specifico della visita sull’alto ponteggio saranno le decorazioni interessate dal cantiere conoscitivo e dal futuro restauro. La salita alla cupola consentirà di vedere da vicino lo straordinario apparato decorativo composto da dipinti murali e stucchi dipinti, opera di Paolo Emilio Morgari, pittore che lavorò insieme al fratello Rodolfo nella Basilica e in altri cantieri della corte sabauda. Nei pennacchi, posti tra i quattro archi, si trovano invece le immagini di Amedeo IX e Umberto III, i due Beati Sabaudi e i santi Maurizio e Lazzaro, opera di Francesco Gonin.

Per partecipare alle visite guidate è obbligatoria la prenotazione. Vista la particolarità del luogo oggetto della visita, potranno accedere solo gli adulti e i ragazzi al di sopra dei 12 anni di età e per un numero massimo di 10 persone. I visitatori saranno dotati di caschetto di protezione. È necessario essere in buona salute, in buone condizioni fisiche e non soffrire di vertigini per riuscire a muoversi agevolmente sul ponteggio e ad un’altezza di circa 40 metri da terra. Il ponteggio è dotato di un elevatore. È obbligatorio un abbigliamento comodo e calzature chiuse ed adeguate. È vietato l’accesso con borse e/o zaini ingombranti. Durata: un’ora circa.

Le modalità di prenotazione saranno comunicate successivamente, per ora è possibile iscriversi in lista di attesa a: stupinigi@info.ordinemauriziano.it

Le persone in lista riceveranno tempestive comunicazioni su orari e modalità di accesso.

LA STORIA

La grande chiesa dell’Ordine Cavalleresco dei Santi Maurizio e Lazzaro, all’incrocio tra via Milano e via della Basilica, nel pieno centro di Torino, è un edificio a croce greca, con l’asse maggiore posto in obliquo rispetto alla maglia viaria in cui è inserita. L’aula, sormontata da una grande cupola affrescata a pianta ellittica, termina in un breve presbiterio, dietro il quale si trova il coro a pianta circolare, sormontato da una volta affrescata.

La Basilica Mauriziana sorge sull’antica chiesa dedicata a San Paolo e la sua storia è legata alla confraternita di Santa Croce, la più antica di Torino, e all’Ordine Mauriziano. Nel 1572 la confraternita ottenne l’uso dell’antica chiesa parrocchiale di San Paolo, costruzione romanica risalente al 1207. La chiesa venne rimodernata nel 1678, su progetto dall’architetto Antonio Bettino, già collaboratore di Guarini nel cantiere della cappella della Sindone e di Amedeo di Castellamonte e nel 1703 l’architetto Antonio Bertola realizzò l’altare maggiore. Nel 1729 il re Vittorio Amedeo II impose la cessione della chiesa all’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, al fine di costruirla come Basilica Magistrale dell’Ordine e di creare un grande complesso architettonico unendo la chiesa all’attiguo Ospedale, e istituì la Regia Arciconfraternita dei Santi Maurizio e Lazzaro, dalla fusione della Confraternita della Santa Croce e della Confraternita di san Maurizio. La fabbrica della chiesa proseguì nei secoli successivi, con la costruzione della facciata neoclassica su progetto di Carlo Bernardo Mosca, e con il rinnovo di parte dell’apparato decorativo: l’affresco della grande cupola è opera di Paolo Emilio Morgari, mentre gli affreschi dei pennacchi e degli intercolunni sono di Francesco Gonin.

La facciata realizzata nel 1836 presenta un pronao tetrastilo con colonne corinzie e un frontone triangolare, preceduto da una scalinata semicircolare di 5 gradini. Fra le colonne, ai fianchi del portone d’ingresso, sono poste due statue che rappresentano i Santi Maurizio e Lazzaro. L’aula principale, a pianta centrale, presenta otto colonne in blocchi scanalati di pietra di Gassino. La cripta è costituita da una cappella a forma circolare realizzata nel corso dei lavori della nuova chiesa e da una vasta aula a tre navate, scandita da colonne e volte a crociera che riproduce la pianta dell’originaria chiesa di San Paolo. Al suo interno sono conservate le spoglie di generali e funzionari dello stato sabaudo.

Fonti antiche testimoniano che la Basilica Mauriziana era nota non solo per la sua bellezza artistica o per l’adiacente ospedale, ma anche perché custodiva un elevato numero di reliquie di grande importanza per i fedeli. Il corpo di San Teodoro e quello di San Giovenale, una mano di San Dalmazio, un braccio di Sant’Orsola e di Santa Colomba, resti di San Maurizio, di San Francesco di Sales e anche un pezzo del Legno della Croce, lì custodito e venerato ed esposto ogni venerdì di marzo per essere adorato dai fedeli.

IL PROGETTO DI RESTAURO

Grazie alla disponibilità dell’Arciconfraternita dei Santi Maurizio e Lazzaro, ente che attualmente gestisce la Basilica e il prezioso archivio della confraternita più antica della città, e a una pluriennale collaborazione con la Scuola di Specializzazione Beni Architettonici e del Paesaggio (III livello) del Politecnico di Torino, diretta da Chiara Devoti, sono stati avviati numerosi studi e approfondimenti diagnostici e scientifici, supportati anche dall’attività dell’Archivio Storico dell’Ordine Mauriziano.

I lavori di restauro già avviati porteranno progressivamente alla riapertura della chiesa non solo al culto ma anche a visite guidate, in collaborazione con la Arciconfraternita dei Santi Maurizio e Lazzaro. L’investimento previsto per la Basilica Mauriziana è di euro 619.381,23 per circa tre anni. Il progetto è stato ammesso ai contributi ministeriali in conto capitale del MiC e si concentrerà su interventi per il restauro e la messa in sicurezza della cupola e del tamburo dell’aula.

La progettazione, finanziata dall’Arciconfraternita, coordinata dagli uffici interni della FOM con la partecipazione dell’architetto Giovanni Milone, che ha redatto il primo step di progettazione, sarà elaborata in sinergia con l’alta formazione della Scuola di Specializzazione Beni Architettonici e del Paesaggio (III livello) del Politecnico di Torino e con la Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, in stretta collaborazione e con il supporto della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino e in particolare delle funzionarie Monica Fantone e Valeria Moratti.

Ulteriori info: www.ordinemauriziano.it

22/09/2024
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