In allegato trovate il documento “FUTURO AL LAVORO” che racchiude il percorso di preparazione alla festività del Primo Maggio 2018.
Il lavoro è un’esperienza umana decisiva per la costruzione della propria personalità, per la possibilità di far esprimere valori, interessi, capacità e competenze, oltre che importante veicolo di cittadinanza. Spesso questi valori fanno fatica ad emergere nella narrazione pubblica, concentrata per lo più a descrivere problematicità croniche (quali la disoccupazione, le crisi aziendali, gli episodi di ingiustizia e sfruttamento), senza dare il giusto rilievo invece alle esperienze positive e i valori che le persone vi attribuiscono. Per affrontare i dilemmi e le difficoltà del mondo del lavoro è necessario guardare anche al lavoro che c’è, per accompagnare le persone ad essere autenticamente protagoniste della propria vita. La narrazione sul mondo del lavoro soffre quindi di un certo grado di strabismo: da un lato concentrata prevalentemente a cogliere gli elementi di sofferenza e dall’altro lato poco propensa a raccontarne le novità, le trasformazioni e le opportunità. Da più parti è assodato che stiamo vivendo un cambiamento d’epoca, una rivoluzione paradigmatica al cui interno ci sono opportunità e pericoli. Si tratta di trasformazioni sociali che prima di ogni cosa vanno narrate, comprese e infine affrontate perché il cambiamento (non governato) non travolga le persone, specialmente quelle più esposte alle fragilità. Accompagnare le persone che presentano maggiori difficoltà d’inclusione sociale è la priorità della Chiesa; in questo tempo diventa quasi essenziale perché le tante transizioni vanno accompagnate e affrontate affinché l’incertezza e la flessibilità, due note caratteristiche di questo nostro tempo sociale non diventino sinonimi di precarietà di vita. In parte tale divaricazione narrativa, sbilanciata a cogliere le criticità, ricade sulla riflessione pastorale; spesso la Pastorale Sociale e del Lavoro viene chiamata in causa solo nelle situazioni di emergenza e di crisi del mondo del lavoro (es. quando chiude una fabbrica, quando si palesano situazioni evidenti di ingiustizia). Troviamo invece poco spazio per la riflessione sull’esperienza, sulle proposte costruttive e su quello che davvero vivono le persone: costruire luoghi, o ancor meglio comunità, in cui si condividono i vissuti per elaborare proposte, progetti e idee per “uscire dai problemi insieme” è tra i processi fondamentali da avviare. Avere ambienti fecondi serve anche per costruire proposte innovative: per problemi inediti serve elaborare soluzioni nuove e non rifugiarsi nella nostalgia sicura del “si è sempre fatto così”. Per tale ragione abbiamo ritenuto importante avviare un percorso partecipato che convogliasse idee, buone prassi e proposte che potrete apprezzare nelle righe successive di tale manifesto. Futuro al Lavoro nasce pertanto da un percorso comune di riflessione sui temi del lavoro proposto dalla Diocesi di Torino attraverso l’azione dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro. Abbiamo riunito insieme associazioni del mondo cattolico, enti di formazione professionale, sindacati confederali, associazioni d’impresa, enti della cooperazione e servizi che si occupano di accompagnare le persone all’interno del mondo del lavoro per condividere lo sforzo di alzare la testa dalla quotidianità e offrire una visione e uno sguardo d’insieme sul mondo del lavoro.