Dal compendio della Dottrina Sociale della Chiesa (n. 359)
L’utilizzo del proprio potere d’acquisto va esercitato nel contesto delle esigenze morali della giustizia e della solidarietà e di precise responsabilità sociali: non bisogna dimenticare «il dovere della carità, cioè il dovere di sovvenire col proprio superfluo e, talvolta, anche col proprio necessario per dare ciò che è indispensabile alla vita del povero». Tale responsabilità conferisce ai consumatori la possibilità di indirizzare, grazie alla maggiore circolazione delle informazioni, il comportamento dei produttori, mediante la decisione individuale o collettiva di preferire i prodotti di alcune imprese anziché di altre, tenendo conto non solo dei prezzi e della qualità dei prodotti, ma anche dell’esistenza di corrette condizioni di lavoro nelle imprese, nonché del grado di tutela assicurato per l’ambiente naturale che lo circonda.