Si parla degli anziani, del numero sempre maggiore di over 70 in Italia, e del fatto che spesso e volentieri gli stessi vengono lasciati soli dalle istituzioni. “Il problema è che cosa fa l’Italia per gli anziani – esordisce Monsignor Paglia – i numeri sono preoccupanti se poi aggiungiamo che in Italia il 33 per cento delle famiglie è composto da una persona sola, questo aggrava ancora di più il problema demografico. Per dare un numero in più – ha proseguito – abbiamo oggi 117mila ultracentenari, una grande conquista”.
Ma il problema qual è? Se da una parte la scienza ci allunga la vita, dall’altra fanno fatica a mantenerci e questo squilibrio ha creato un dramma durante il covid, quando migliaia di anziani sono morti e molti sono ancora soli, ecco perchè serve un cambio di prospettiva, governo e istituzioni si facciano carico di 14 milioni di noi vecchi, non possiamo lasciare soli nessuno, è un cambio di cuore, mente e cultura. La vecchiaia è una ricchezza, il più grande nemico della vecchia è l’idea che noi abbiamo, come se fosse la fine, qui serve una rivoluzione”.
Secondo Monsignor Paglia uno dei “virus” peggiori che bisogna debellare in questo periodo è quello dell’individualismo. A riguardo il presidente di Pontificia Accademia per la Vita ha spiegato: “Bisogna vincere il virus terribile dell’individualismo, il più cattivo al mondo che coinvolge e attacca tutti, non è possibile vivere senza l’altro, dobbiamo scoprire l’altro”. Secondo Mons. Paglia è fondamentale far incontrare diverse generazioni: “Dobbiamo provocare ovunque l’incontro fra generazioni diverse, è questa l’Italia del futuro di cui abbiamo bisogno, non tanti milioni di io ma un solo grande noi”.