La festa dei nonni (e naturalmente delle nonne) del prossimo due ottobre, compie quest’anno la maggiore età dalla sua istituzione, come ricorrenza civile con legge dello Stato.
Segue di soli due mesi quella, ben più recente, mondiale per la Chiesa, degli anziani e dei nonni. Doppia celebrazione, quest’ultima, a rilevare, molto opportunamente, che, per la grande maggioranza, i nonni, pur nella loro peculiarità di ruolo, condividono la condizione degli anziani e dei vecchi.
La consapevolezza che i nonni siano, in grande maggioranza anziani e, molti, attivi per nipoti e loro genitori, non solo è assodata nella rappresentazione e tradizione culturale/sociale, ma anche confermata dai dati statistici.
Gli anziani (le persone oltre i sessantacinque anni) sono in Italia poco più di 14 milioni, mentre i nonni per discendenza (non tutti, ma in grande maggioranza oltre i sessantacinque anni) sono
dodici milioni, di cui dieci protagonisti in un ruolo attivo di cura e sostegno familiare, pur convivendo con la dimensione di fragilità che li espone a più o meno vari «acciacchi»…
Luciano Tosco
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