NELL’AMBITO DEL CICLO DI CONFERENZE SULLE CARCERI:
VENERDI’ 17 MAGGIO 2024 A PALAZZO BAROLO
Venerdì 17 maggio alle ore 17, Palazzo Barolo (via delle Orfane 7a, Torino) ospita la conferenza “Cultura, studio e formazione professionale in carcere”, la terza del ciclo di appuntamenti sul carcere organizzato dall’Opera Barolo in collaborazione con il settimanale diocesano “La Voce e Il Tempo”, nell’ambito delle iniziative per il 160° anniversario della morte della Venerabile Marchesa Giulia Falletti di Barolo.
All’incontro introdotto da Anna Maria Poggi, docente di Diritto costituzionale all’Università di Torino e consigliera dell’Opera Barolo, e moderato da Maria Teresa Pichetto, fondatrice del Polo universitario per detenuti del penitenziario di Torino, intervengono:
- Franco Prina, presidente della Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari,
- Marzia Sica della Fondazione Compagnia di San Paolo,
- Paolo Monferino, presidente Fondazione Arti e Mestieri,
- Bruno Mellano, Garante regionale dei diritti dei detenuti ,
- Roberto Gramola, laureato al Polo Universitario per detenuti del Carcere di Torino.
Durante il periodo di reclusione, poter accedere ad attività di formazione professionale e a percorsi di istruzione scolastica ad ogni livello, dalla primaria a quella universitaria, può offrire la possibilità di riscattare il passato e di pensare a un futuro da vivere pienamente da persone integrate nella società dei “liberi”, rispettate, con un lavoro e senza dover convivere con pregiudizi e lo stigma del carcere.
Come evidenzia Roberto Gramola, ex detenuto laureato mentre scontava la pena (tra i relatori il 17 maggio), studiare in carcere è importante «non solo per il valore che può avere un titolo di studio e le competenze acquisite, ma perché l’individuo può rappresentare al mondo un’immagine differente da quella che accompagna tutti gli ex detenuti».
Torino, 14 maggio 2024