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TRIBUNALE ECCLESIASTICO DEL PIEMONTE, DODICI MESI PER LE SENTENZE DI NULLITA’ MATRIMONIALE

COMUNICATO STAMPA n°2 del 15 MARZO 2025

 

Le cause di nullità matrimoniale presso il Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano del Piemonte non sono care, né lunghe. Il 62% avviene senza costi di avvocati: le parti godono del patrocinio gratuito e si limitano a pagare 525 euro di spese processuali per l’intero procedimento.
Non si tratta di cause lunghe: “si arriva a sentenza – spiega il vicario giudiziale don Ettore Signorile, che presiede il Tribunale – con una tempistica che nella maggior parte dei casi si attesta sotto i 12 mesi, con l’annotazione del provvedimento nel registro di matrimonio e battesimo delle parrocchie quasi sempre entro 14 mesi”.
Tutti i dati relativi all’attività del Tribunale nel 2024 sono contenuti nella Relazione presentata da don Signorile sabato 15 marzo inaugurando presso il Seminario Metropolitano di Torino l’Anno Giudiziario del Tribunale Ecclesiastico, prolusione di apertura pronunciata dall’Arcivescovo di Torino card. Roberto Repole.
Continua da due decenni il calo dei matrimoni celebrati in chiesa con rito cattolico (nella Diocesi di Torino sono passati da oltre 5.000 nel 2002 a 1.500 nel 2023); si registra una ripresa solo rispetto al periodo della pandemia da Covid (500 matrimoni nel 2020).
Alla flessione dei matrimoni religiosi corrisponde un calo delle istanze di nullità matrimoniale, che nel 2024 risultano lievemente aumentate rispetto all’anno precedente, ma rispetto al 2015 sono passate da 160 a 60 l’anno. La quasi totalità delle cause si conclude con la dichiarazione di nullità del matrimonio. Secondo don Signorile la tendenza al calo delle istanze di nullità “è segno di una minore sensibilità alla dimensione religiosa del matrimonio che si vuole rendere nullo (a tante persone basta il divorzio civile), esprime una scarsa consapevolezza del senso del sacramento matrimoniale, ma anche una scarsa conoscenza della facilità di accesso al Tribunale Ecclesiastico”. Esiste una pubblicazione informativa sul procedimento giudiziario, a disposizione delle parrocchie e di tutti gli interessati.

QUI GLI ALLEGATI SOTTO FORMA DI LINK:
–  Relazione di don Ettore Signorile, vicario giudiziale, sul 2024
–  Statistiche sull’attività del Tribunale nel 2024

INFORMAZIONI:
– Don Ettore Signorile, 335.5236023

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SINDONE E GIUBILEO A TORINO

COMUNICATO STAMPA n°1 del 15 MARZO 2025

 

La «Tenda della Sindone» nel cuore di Torino dal 28 aprile al 5 maggio: indispensabile prenotarsi – Le celebrazioni nell’anno del Giubileo e il raduno dei giovani – Gli enti territoriali e le imprese piemontesi partner dell’iniziativa.

Che cos’è «Avvolti»?

È una tenda, nel cuore di Torino; è un tavolo che si illumina, e una galleria di immagini; ancora, è un luogo per incontrarsi. «Avvolti» è l’iniziativa che la Chiesa di Torino propone, nei giorni della festa della Sindone, ai torinesi e piemontesi, e a quanti si troveranno in città, dal 28 aprile al 5 maggio.
Non essendo in programma nel 2025 nessuna ostensione pubblica della Sindone il Custode ha deciso l’iniziativa di «Avvolti» per offrire, nel contesto dell’Anno giubilare, un’occasione di riflessione e conoscenza della Sindone: icona della Passione del Signore ma anche patrimonio culturale di Torino e del Piemonte.

Il card. Repole

Il cardinale Roberto Repole ha presentato «Avvolti» – che non è una ostensione della Sindone – stamattina nell’Aula Magna del Polo Teologico Torinese, in collegamento anche con la Sala Stampa della Santa Sede.
«In questo anno giubilare – ha detto fra l’altro – abbiamo cercato un approccio nuovo al Telo sindonico, puntando sulle nuove tecnologie digitali. Il volto e il corpo impressi nel Telo sindonico sono quelli di uno sconfitto dalla storia. Come sconfitti sono, anche oggi, tanti donne e uomini che vivono nella guerra, che sono malati, disoccupati, anziani che si sentono soli e abbandonati. E in ogni caso, che lo vogliamo o no, siamo tutti sconfitti dalla morte. Nell’anno giubilare dedicato alla speranza partiamo proprio da queste situazioni, che sembrano non dare speranza.
Ma proprio quel Telo è un invito a vivere la vita con speranza, perché direi che è anche il calco della Resurrezione, di qualcuno che non è più nella morte – il sepolcro è vuoto. Nell’orizzonte dell’eternità, le sconfitte della storia non sono l’ultima parola. Spesso rischiamo di confondere la speranza con l’illusione e l’ottimismo; la speranza invece interviene proprio laddove tu fai l’esperienza dell’abbandono e della drammaticità della vita, ma soprattutto della morte, ma nonostante questo continui ad avere fiducia. Nella tradizione cristiana la speranza è Dio e ciò che può costituire speranza è che guardiamo con occhio nuovo il volto sindonico: è anche il calco della Resurrezione, che dice che Dio può intervenire».

 

La Tenda

Nella Tenda della Sindone in piazza Castello i visitatori potranno compiere un’esperienza digitale innovativa: «conoscere» il Telo da vicino, come non è mai stato possibile fino ad ora. Un tavolo delle stesse dimensioni della Sindone riproduce l’immagine virtuale del Telo, e offrirà la possibilità di esplorare e «toccare con mano» i dettagli dell’immagine.
Un’esperienza «globale»
Il tavolo interattivo e il programma di lettura virtuale ravvicinata della Sindone non durano solo otto giorni: dopo la chiusura della Tenda sarà possibile effettuare un’esperienza di lettura interattiva collegandosi da smartphone, tablet e pc, in ogni parte del mondo. Sono anche attivi i social su Instagram e Facebook (@avvolti), oltre ai contenuti esclusivi che si trovano sul sito www.avvolti.org, dove è possibile prenotare la propria visita.
Il programma di lettura è stato realizzato da Reply, società specializzata in consulenza digital e tecnologica, nata a Torino e oggi presente in tutto il mondo. La realizzazione della Tenda e delle opere connesse ha coinvolto diverse imprese specializzate italiane, coordinate dalla torinese Eventum.

La mostra «Volti nel Volto»

Nella Tenda i visitatori troveranno anche la mostra «Volti Il volto dei Volti», a cura della Fondazione Carlo Acutis (www.fondazionecarloacutis.org/progetto/volti-nel-volto).

Gli incontri

Ci sarà anche uno spazio dedicato per incontri, conferenze, dibattiti. In particolare è in calendario un incontro sulla figura di mons. Giuseppe Ghiberti, il biblista che ha guidato la preparazione delle ostensioni dal 1998 al 2010 ed è stato il primo consulente degli Arcivescovi Custodi.
Altri incontri verranno dedicati ad alcuni dei «santi» legati alla Sindone o presenti nell’attualità della Chiesa torinese in questi mesi. In particolare: Carlo Acutis (28 aprile), Giuseppe Allamano (30 aprile), Pier Giorgio Frassati (2 maggio). Un incontro illustrerà la figura del beato Sebastiano Valfrè, che fu tra i protagonisti dell’Assedio di Torino del 1706, e che ebbe una venerazione particolare per la Sindone.
Il programma completo si trova sui siti www.avvolti.org e www.sindone.org (il sito ufficiale della Sindone).

Messa per la Sindone

Domenica 4 maggio alle 10.30 il Custode pontificio della Sindone card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, presiede la celebrazione eucaristica in Cattedrale, nel giorno della festa liturgica della Sindone. La celebrazione sarà trasmessa in diretta social dal sito ufficiale www.sindone.org e dal sito della diocesi www.diocesi.torino.it.

Giovani e Giubileo

Sabato 3 maggio i giovani delle diocesi di Torino e Susa si ritroveranno alla Tenda per poi andare a conoscere da vicino i luoghi della santità torinese. Divisi in gruppi, faranno tappa al Cottolengo e al Sermig; e anche a Maria Ausiliatrice e a Palazzo Barolo, nella chiesa di Santa Maria di Piazza e in altri luoghi, per conoscere meglio le realtà e la storia dei «santi sociali». I giovani che hanno partecipato agli incontri con l’arcivescovo passeranno anche in Duomo per un momento di meditazione di fronte alla Sindone.

Chi sostiene «Avvolti»

La Tenda e le iniziative collegate sono promosse dalla diocesi di Torino e hanno ottenuto contributi di Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di commercio di Torino e Fondazione Carlo Acutis.
L’iniziativa, che promuove l’integrazione e la partecipazione attiva delle persone con disabilità, ha anche chiesto il patrocinio del Ministero per la Disabilità. Nella Tenda infatti sarà presente il «plastico» del Telo, realizzato con materiali speciali, che consente alle persone ipovedenti di esplorare tatticamente la figura e le caratteristiche dello stesso, offrendo un’esperienza sensoriale che aiuta a comprendere meglio i dettagli e la posizione del corpo. Il «plastico» è visitabile durante tutto l’anno presso il Museo della Sindone in via San Domenico 28 a Torino (www.sindone.it). Inoltre, il sito, che si presenza come esperienza digitale, è attento ad accessibilità e inclusione, ad iniziare dal font, Atkinson Hyperlegible, sviluppato dal Braille Institute per migliorare la leggibilità, specialmente per persone con disabilità visive o ipovisione.
Reply, realizzatrice dei prodotti digitali, ha anche voluto essere partner dell’iniziativa della diocesi, per contribuire a valorizzare il patrimonio culturale e spirituale del territorio piemontese (www.reply.com/it).
«Officina della comunicazione», impresa digitale specializzata nella documentazione del mondo audiovisivo cattolico, ha realizzato la serie di filmati sulla Sindone che si trovano nella sezione video di www.avvolti.org. È possibile visitare il suo sito a questo indirizzo: www.officinadellacomunicazione.com/wp.
Media partner è anche la società di comunicazione «Eventum», che cura l’organizzazione e la promozione di «Avvolti».

La Tenda sarà aperta in piazza Castello dal 28 aprile al 5 maggio, dalle 9 alle 20; la visita è libera e gratuita, ma è indispensabile prenotarsi sul sito di Avvolti
www.avvolti.org

Guarda il video di benvenuto su www.avvolti.org del cardinale Roberto Repole, Custode della Sindone: https://youtu.be/y73nwme0Ofs?feature=shared

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SPOSTATA A SABATO 15 MARZO (ORE 12.15) LA CONFERENZA STAMPA SULLE INIZIATIVE PER LA FESTA LITURGICA DELLA SINDONE

Comunicato del 13 marzo 2025

Cara/o collega,

vi informiamo che è spostata a
sabato 15 marzo,
alle ore 12.15,
la conferenza stampa
dell’Arcivescovo di Torino e Custode della Sindone, cardinale  Roberto Repole,
per la presentazione delle iniziative organizzate per la Festa liturgica della Sindone e nell’ambito del Giubileo della Speranza,
eventi che si terranno a Torino dal 28 aprile al 5 maggio.
Non cambia la sede della conferenza stampa, che si svolge al Polo Teologico Torinese di via XX Settembre 83 (Aula Magna).

 

 

Don Livio Demarie
responsabile ufficio stampa
Curia metropolitana di Torino
Via Val della Torre 3 – 10149 Torino
Cell. 377 1168020 (anche WhatsApp).
Email ufficiostampa@diocesi.to.it

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IL CARDINALE ROBERTO REPOLE E IL PRESIDENTE JOHN ELKANN VISITANO IL COMPLESSO INDUSTRIALE STELLANTIS DI MIRAFIORI

Comunicato stampa del 5 marzo 2025

(Vedi allegati)

TORINO, 5 marzo 2025 – Il Presidente di Stellantis John Elkann ha accompagnato oggi il Cardinale Arcivescovo di Torino Roberto Repole in
una visita del complesso industriale di Mirafiori, che ha riguardato in particolare quattro aree: le linee di montaggio della Fiat 500 elettrica, lo
stabilimento delle trasmissioni elettrificate (eDCT), il Battery Technology Center e i nuovi uffici dell’Hub per l’Enlarged Europe.
Presenti anche il responsabile Enlarged Europe di Stellantis Jean-Philippe Imparato e alcuni manager di Stellantis Italia, tra cui Antonella Bruno
(Responsabile di Stellantis Italia) e Giuseppe Manca (Responsabile risorse umane).
Il Cardinale era accompagnato da Alessandro Svaluto Ferro, Direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Torino.
“Siamo felici di accogliere oggi il Cardinale Repole a Mirafiori, e lo ringraziamo per l’attenzione che ha voluto dedicare a un complesso
industriale così centrale per i piani di sviluppo di Stellantis. La sua presenza rafforza il nostro legame con la comunità di Torino, che con il
suo impegno quotidiano contribuisce a costruire il futuro dell’auto italiana” ha commentato il Presidente John Elkann.
Il Cardinale Repole ha dichiarato “Ho visitato gli stabilimenti di Mirafiori, così importanti per Torino, con il desiderio di incoraggiare tutte le azioni
che possono essere compiute nella prospettiva del loro rilancio, dopo anni di crisi e lavoro a singhiozzo. Credo che oggi la nostra città, senza
rinunciare a farsi domande e a esprimere preoccupazione in questi tempi di incertezza, debba sostenere con fiducia gli sforzi di Stellantis, che si è impegnata a non abbandonare Torino e a sviluppare Mirafiori.
Ho sempre incoraggiato Stellantis a compiere questo percorso cercando la massima collaborazione e disponibilità alla verifica con i diversi soggetti sociali. Oggi aggiungo che apprezzo molto lo sforzo di riavviare il rilancio: ho constatato che la fabbrica si sta attrezzando, ho incontrato lavoratori e dirigenti che mi paiono lavorare tutti per questo obiettivo. Dietro ci sono migliaia di famiglie: alla fine, ciò che conta davvero è la loro vita e il loro futuro. Ho fiducia che ciò che si sta facendo a Mirafiori, anche sfidando le difficoltà che vengono dai mercati internazionali, tenga al centro il bene delle persone e della nostra città.”

SCHEDE INFORMATIVE (Fonte: Stellantis)
Mirafiori è un polo manifatturiero unico a livello mondiale, con circa 12.500 persone coinvolte al suo interno, completamente rinnovato e pensato per ospitare attività di progettazione, ingegneria e tecnologia, produzione, supply chain ed economia circolare, oltre a tutte le attività amministrative per i vari dipartimenti globali del Gruppo.
Nella Carrozzeria Mirafiori a partire dal prossimo mese di novembre partirà la produzione della Nuova Fiat 500 ibrida, che, affiancandosi alla
500 elettrica, garantirà volumi produttivi molto significativi. All’inizio della prossima decade è programmato l’arrivo della nuova generazione della
versione elettrica.
L’ultimo nato dei cinque impianti produttivi attualmente esistenti all’interno del Complesso di Mirafiori, avviato nell’aprile dello scorso anno, è il plant per la produzione dei cambi eDCT. Attualmente vi lavorano poco meno di 850 persone, su 20 turni settimanali. Quest’anno la produzione salirà in modo sostanziale e l’obiettivo, a regime, è quello di arrivare a 600.000 unità all’anno.
Il Battery Technology Center è la sede dell’unico centro al mondo del Gruppo per i test e lo sviluppo delle batterie. Progetta, sviluppa e testa
pacchi batteria, moduli, celle ad alta tensione e software che andranno ad alimentare i futuri veicoli dei brand Stellantis. Il centro è tra i più grandi dell’industria automobilistica europea e coinvolge un centinaio di addetti.
Il nuovo Stellantis Enlarged Europe Hub, che ha un ruolo di coordinamento europeo, è stato infine inaugurato poche settimane fa. La
struttura accoglie una squadra di circa 200 persone, consolidando il ruolo della città come fulcro delle attività Stellantis in Italia e in Europa. È
pensato per migliorare la collaborazione, l’efficienza e la rapidità decisionale, oltre a rafforzare le connessioni umane e l’innovazione.

Stellantis
Stellantis N.V. (NYSE: STLA / Euronext Milan: STLAM / Euronext Paris: STLAP) è uno dei principali costruttori di veicoli al mondo e ha l’obiettivo di
proteggere la libertà di movimento attraverso mezzi sicuri, puliti ed economicamente accessibili. Celebre per i suoi brand iconici e innovativi –
Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep®, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall, Free2move e
Leasys – Stellantis sta attuando Dare Forward 2030, un ambizioso piano strategico che le permetterà di trasformarsi entro il 2038 in un’azienda
tecnologica di mobilità a zero emissioni nette di carbonio con una percentuale di compensazione a una cifra delle emissioni restanti,
creando al contempo valore aggiunto per tutti gli stakeholder. Per maggiori informazioni, visitare https://www.stellantis.com/it.

Per maggiori informazioni:

Claudio D’Amico +39 334 710 78 28
claudio.damico@stellantis.com
communications@stellantis.com

Alberto Riccadonna +39 339 428 33 00
a.riccadonna@diocesi.to.it

 

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MESSA AL FERRANTE APORTI PER RICORDARE IL SALESIANO “DON MECO” RICCA, AD UN ANNO DALLA SCOMPARSA

Comunicato stampa del 4 marzo 2025

 

In memoria dello storico cappellano dell’istituto di pena minorile torinese è stato istituto anche un Premio letterario, il cui bando e il modulo d’iscrizione sono disponibili sul web, all’indirizzo www.terzosettorepiemonte.it/progetto/premio-letterario-meco

«Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Grazie don Meco perché questo Vangelo è quello che ci hai insegnato nella tua vita di sacerdote figlio di don Bosco e di cappellano in questo istituto per quarant’anni. Hai sempre stretto le mani a tutti, sei stato cappellano di tutti, sentinella operosa del Vangelo e difensore della Costituzione perché la pena diventasse occasione di rieducazione per i tuoi ragazzi, che non hai mai smesso di seguire anche quando sono usciti da queste mura». Parole di don Luigi Ciotti che ha presieduto la Messa celebrata ieri al Ferrante Aporti per ricordare il salesiano Domenico Ricca, “don Meco” per tutti, lo storico cappellano dell’istituto penale minorile torinese, ad un anno dalla sua scomparsa.

Dei suoi ragazzi, “don Meco” soleva dire che erano solo nati nella culla sbagliata e lui, nel quotidiano fare concreto e nel pieno spirito degli insegnamenti di don Bosco, in ogni giovane cercava quel punto accessibile su cui far leva per combattere le fragilità e consentire di lasciarsi alle spalle il marchio di “discolo o pericolante”, come diceva don Bosco per quei ragazzi a rischio di cadere nella rete delle attività illegali.

Presenti alla celebrazione eucaristica, tra gli altri, Emma Avezzù, Procuratore dei minori del Piemonte e della Valle d’Aosta, educatori, agenti, giovani detenuti, volontari, i parenti di don Domenico e i confratelli salesiani tra cui il cappellano don Silvano Onidon Michele Molinar, vicario dell’Ispettore e don Alberto Goia, delegato della Pastorale Giovanile del Piemonte, della Valle D’Aosta e della Lituania che ha ricordato come «l’opera di don Ricca a favore dei giovani più fragili e che hanno avuto di meno prosegue nella prima edizione del Premio letterario  a lui dedicata», di cui proprio una sezione è riservata ai ristretti al Ferrante Aporti.

A proposito del Premio letterario in memoria di “don Meco”, il concorso (istituito da Forum Terzo Settore in Piemonte e Salesiani Don Bosco Piemonte e Valle d’Aosta, con il patrocinio di Consiglio regionale del Piemonte e Città di Torino)  è aperto a tutti, dai 14 anni in su.  Si può partecipare presentando, entro il 31 marzo, un elaborato (saggio breve, poesia o racconto) sul tema “Dietro le sbarre”. Bando e modulo di iscrizione sono disponibili sul web, all’indirizzo www.terzosettorepiemonte.it/progetto/premio-letterario-meco

Torino, 4 marzo 2025

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PAPA: DICHIARAZIONE DEL CARDINALE ROBERTO REPOLE, ARCIVESCOVO DI TORINO E VESCOVO DI SUSA

Comunicato stampa del 23 febbraio 2025

 

 

«La Chiesa torinese sta pregando per la salute del Papa insieme ai cristiani di tutto il mondo e con sentimento di grande affetto, credo condiviso da tutti gli uomini del pianeta. Francesco ha dato voce alla bellezza del Vangelo, ha portato il messaggio della Misericordia e oggi il mondo ne ha tanto bisogno, gli vuole bene per questo, riconosce nel Papa un riferimento fondamentale negli equilibri internazionali. Giunge a Papa Francesco da Torino e dal Piemonte, la terra della sua famiglia, il piú grande sostegno in queste ore di prova»

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