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TENDA DELLA SINDONE, ANCORA POSTI DISPONIBILI NELLA GIORNATA DI SABATO 3 MAGGIO

COMUNICATO STAMPA n°2 DEL 22 APRILE 2025

 

La Tenda di Avvolti, allestita in piazza Castello per la Festa liturgica della Sindone e il Giubileo della Speranza,
sarà aperta, come da programma, dal 28 aprile al 5 maggio.
Viene invece annullata la Giornata dedicata ai giovani, sabato 3 maggio:
di conseguenza si liberano, nelle varie fasce orarie, posti per la visita immersiva alla riproduzione fotografica della Sindone.
Rimane necessario prenotarsi sul sito www.avvolti.org .

 

Don Livio Demarie
ufficio stampa
Curia metropolitana di Torino

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PAPA FRANCESCO: VEGLIA COL CARD. REPOLE (ANCHE IN STREAMING).

COMUNICATO STAMPA DEL 22 APRILE 2025

 

Mercoledì 23 aprile 2025
alle 20.30,
nella Basilica Cattedrale di San Giovanni Battista a Torino,
il card. Roberto Repole presiede una Veglia di preghiera in suffragio di Papa Francesco.

Sono invitate a unirsi alla celebrazione le comunità di Torino e Susa.

Per chi non potrà essere presente,
la Veglia sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube delle due Diocesi al seguente link: https://www.youtube.com/live/TK7KUuyqEtI?si=go5sLfYqj2gWx8-Y

 

 

Don Livio Demarie
ufficio stampa
Curia metropolitana di Torino

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VEGLIA DELLA CHIESA TORINESE PER PAPA FRANCESCO

COMUNICATO STAMPA n°3 DEL 21 APRILE 2025

INFORMATIVA:

Una veglia di preghiera in suffragio di papa Francesco sarà presieduta dal cardinal Repole, mercoledi 23 aprile alle ore 20.30, nella cattedrale di San Giovanni Battista.

 

 

Don Livio Demarie
ufficio stampa
Curia metropolitana di Torino

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PAPA: DICHIARAZIONE DELL’ARCIVESCOVO CARD. REPOLE

COMUNICATO STAMPA n°2 DEL 21 APRILE 2025

 

 

«Il Papa se n’è andato nell’Anno della Speranza, il Giubileo che aveva tanto desiderato. Ora è davanti al Signore ed era questa la sua grande speranza, che Francesco ha cercato di condividerci: la notizia che un giorno saremo tutti nell’abbraccio di Dio.

Siamo nei giorni della Pasqua, che ieri Francesco ha ancora celebrato con noi. Nel grande dolore per la morte, ma anche nella fiducia dell’abbraccio tenerissimo di Dio le Chiese di Torino e Susa, la Chiesa piemontese dove il Papa aveva le sue radici, pregano per Francesco con affetto e tanta riconoscenza per aver speso la vita, tutta la sua vita lunga e generosa, ad annunciare la gioia del Vangelo.
È una gioia senza eguali, «Evangeli gaudium»: viene dalla notizia che Gesù è risorto e perciò il mondo, questo nostro mondo così difficile e violento, non sarà sconfitto dal male.

Il Papa Francesco ha cercato di comunicare l’amore di Dio con ogni mezzo e ad ogni latitudine, l’ha fatto con parole semplici che tutti potevano comprendere: ha spiegato ai potenti della Terra e agli ultimi, ai poveri, alle persone scartate, che il volto di Dio è innanzi tutto Misericordia e questo volto è in grado di cambiare il nostro cuore, può addirittura cambiare il corso della storia.
Speranza, Misericordia. Come suonano diverse, queste parole, di fronte alle regole imperanti della guerra e della sopraffazione! Basta prenderle sul serio. Credo che sia per questo messaggio mite e sorridente che il Papa è stato tanto amato dagli uomini e dalle donne del nostro tempo, anche da chi non crede; per questo messaggio è stato riconosciuto come riferimento fondamentale negli equilibri internazionali.
Nelle ore dell’addio, vorrei che raccogliessimo le parole che il Papa ci ha lasciato in consegna.
Le terremo nel cuore.

Porterò, io personalmente, il ricordo grato dell’amicizia che mi ha legato a Papa Francesco, la coscienza delle responsabilità che mi ha affidato, l’immagine – a me carissima – del giorno in cui volle incontrare i miei genitori e la mia famiglia con tanto affetto e semplicità.
Soprattutto porterò, spero che porteremo tutti, il ricordo di un uomo che ha creduto e ha testimoniato il Vangelo.

+ Roberto Repole
Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa»

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MODALITÀ DI ACCREDITO PER LE INIZIATIVE ALLA “TENDA DI AVVOLTI” E LA FESTA LITURGICA DELLA SINDONE

COMUNICATO STAMPA DEL 21 APRILE 2025

NOTA DI SERVIZIO PER GIORNALISTI, FOTOGRAFI E OPERATORI VIDEO
Cara/o collega,
                             nell’invitarti a visitare la “Tenda di Avvolti”, allestita in piazza Castello e aperta dal 28 aprile al 5 maggio, e darti il benvenuto alle iniziative torinesi per la Festa liturgica della Sindone e il Giubileo della Speranza, cogliamo l’occasione per fornirti alcune informazioni di servizio che, ci auguriamo, possano risultare utili allo svolgimento della tua attività professionale.
ACCREDITO: dove e come
Il “pass stampa” consente di accedere senza prenotazione alla “Tenda di Avvolti”. Può essere richiesto compilando l’apposito modulo disponibile sulla home page del sito ufficiale della Sindone alla voce ACCREDITI STAMPA, all’ indirizzo https://www.sindone.org  (oppure direttamente al link https://forms.gle/Dc27L28QboG2ADqN9 ) comunicando, oltre nome cognome e recapiti telefonici e mail, anche testata per cui si lavora e numero della tessera OdG (oppure documento d’identità).
Con la mail di conferma dell’accreditamento saranno fornite le informazioni per il ritiro del “pass stampa”.
MATERIALE STAMPA: comunicati, immagini e altre informazioni
Gli accreditati, oltre a ricevere le comunicazioni degli uffici stampa di “Avvolti” e dell’Arcidiocesi di Torino, trovano e possono scaricare dal sito internet www.sindone.org fotografie, comunicati e altro materiale. Nella Tenda i colleghi possono partecipare alla visita immersiva, visitare la mostra «volti nel Volto», partecipare agli incontri in programma (calendario completo su www.avvolti.org).
Naturalmente gli uffici stampa di “Avvolti” e dell’Arcidiocesi di Torino sono a disposizione per fornire informazioni.
Buon lavoro.
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PREMIO LETTERARIO IN MEMORIA DI DON “MECO” RICCA: OLTRE 800 I TESTI IN CONCORSO. LA PREMIAZIONE IL 16 MAGGIO AL SALONE DEL LIBRO

COMUNICATO STAMPA n° 2 DEL 17 APRILE 2025

Sono oltre ottocento – tra poesie, racconti e saggi brevi – gli elaborati giunti alla segreteria della prima edizione del Premio letterario “Meco” in memoria di don Domenico Ricca, il sacerdote salesiano e storico cappellano del carcere minorile Ferrante Aporti scomparso nel marzo dello scorso anno.
“Contributi – spiegano dal Forum Terzo Settore del Piemonte, che ha promosso il concorso letterario insieme ai Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta, in collaborazione con il settimanale diocesano  La Voce e Il Tempo e il patrocinio della Città di Torino e del Consiglio regionale del Piemonte – sono arrivati da tutta Italia e da persone di ogni età. L’autore più anziano è nato nel 1938, il più giovane del 2012 e, come ad esempio è accaduto alla casa circondariale di Biella, i detenuti che hanno frequentato un corso di scrittura creativa hanno poi pensato di mettere in pratica quanto appreso, decidendo di partecipare al Premio ‘Meco’. Un segno questo – aggiungono dal Forum – che quando il lavoro degli operatori negli istituti di pena è svolto con sensibilità e attenzione, i risultati positivi non tardano ad arrivare proprio attraverso le attività finalizzate alla cura e alla rieducazione dei ristretti”.
Elaborati sono stati inviati anche da un gruppo di giovani reclusi al Ferrante Aporti, ai quali è riservata una sezione del Premio (le altre categorie sono Giovani e Adulti, dai 19 anni in su, Adolescenti, dai 14 fino ai 18 anni, e due premi speciali destinati a persone con disabilità). I ragazzi del Ferrante Aporti sono stati coinvolti nell’iniziativa “grazie all’impegno dei nostri insegnanti – come evidenzia don Silvano Oni, il salesiano oggi cappellano dell’istituto di pena minorile torinese – che hanno spiegato e fatto comprendere loro il senso del concorso letterario e raccontato la figura di don Meco, un uomo che i docenti hanno personalmente conosciuto, condividendo la dedizione verso i giovani più fragili”.
La giuria del Premio “Meco” – presieduta dalla giornalista Marina Lomunno e di cui fanno parte gli scrittori Margherita Oggero e Younis Tawfik, l’ex magistrato Ennio Tomaselli, Claudio Sarzotti, docente di sociologia e direttore della rivista Antigone, la garante dei detenuti della Città di Torino, Monica Cristina Gallo, ed esperti di educazione e scienze sociali – è già al lavoro da qualche settimana per esaminare gli elaboratori.
La premiazione avverrà il 16 maggio al Salone del Libro di Torino (alle ore 18, nel corso di un incontro ospitato nello spazio della Città di Torino). In quell’occasione sarà anche presentata una pubblicazione che raccoglie i migliori elaborati del concorso letterario. Il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto alla Comunità Harambée di Casale Monferrato, che accoglie e sostiene minori fragili e dove don Domenico era di casa.
A proposito di appuntamenti dedicati alla giustizia minorile, nell’ambito della seconda edizione del ciclo di conferenze sui temi del carcere curato dall’Opera Barolo in collaborazione con il settimanale La Voce e Il Tempo, il 6 giugno alle ore 17, Palazzo Barolo (via delle Orfane 7, Torino), ospiterà l’incontro “Carcere minorile e decreto Caivano. Punire o rieducare? Le nuove misure tra inasprimento delle pene e crisi dei percorsi riabilitativi”, organizzato con il Forum Terzo Settore del Piemonte, i Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta e l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
Sarà un’occasione per ricordare l’opera del salesiano don “Meco” Ricca e riflettere sulle opportunità di reinserimento sociale offerte ai minori ristretti, sul ruolo delle realtà del Terzo settore e sulla trattazione dell’argomento da parte dei media.
In allegato:
l’articolo di Marina Lomunno, da pag. 2 de La Voce e Il Tempo di domenica 20 aprile 2025:
Don Livio Demarie
ufficio stampa
Curia metropolitana di Torino
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TORINO E GIUBILEO 2025: SI AVVICINA L’APERTURA DELLA TENDA DI “AVVOLTI”. QUASI PRONTO IL “TAVOLO (INTERATTIVO) DELLA SINDONE”

COMUNICATO STAMPA DEL 17 APRILE 2025

 

Dal 28 aprile al 5 maggio, visita multimediale alla Sindone (solo prenotando su www.avvolti.org) e le altre iniziative proposte negli spazi della di Tenda di Avvolti in piazza Castello, a Torino.

Quasi pronto il “tavolo della Sindone” (anteprima dell’installazione digitale in due video, scaricabili ai link ( https://youtu.be/E9W_Krm5gk4  e https://youtu.be/lx3ht15mif4 )

Cresce l’attesa per l’appuntamento con “Avvolti”, l’evento organizzato dalla Chiesa torinese per la Festa della Sindone e il Giubileo della Speranza. Quando mancano una decina di giorni al via dell’iniziativa sono già alcune migliaia le persone che, attraverso il sito web www.avvolti.org, hanno prenotato la visita alla Tenda di “Avvolti” (allestita a Torino, in piazza Castello, a pochi passi dalla cattedrale di San Giovanni Battista dove la Sindone è custodita). Una novità assoluta, una maniera inedita di guardare a quella che Papa Benedetto XVI aveva definito icona del Sabato Santo, resa possibile dalla creazione di una installazione immersiva, unica nel suo genere: il “tavolo della Sindone”, progettato per offrire un’esplorazione dettagliata e coinvolgente del Telo, accompagnata da narrazioni e approfondimenti visivi.

Il «tavolo della Sindone» è quasi pronto
Nei giorni scorsi, a Reggio Emilia, il software realizzato da Reply – una delle principali società di consulenza digital e tecnologica in Europa e nel mondo, con profonde radici a Torino – è stato assemblato e «provato» sulla struttura che ospita un’immagine a grandezza naturale del Telo sindonico.  Il programma consente di eseguire una lettura digitale dei punti più significativi del Telo, con ingrandimenti di immagini e un corredo di didascalie che rendono immediato il «riconoscimento» da parte dei visitatori.

Al controllo del progetto hanno partecipato Bruno Barberis, Marco Bonatti e Gian Maria Zaccone, della Commissione diocesana per la Sindone, insieme con la dottoressa Alessandra Giani di Eventum, l’agenzia che ha l’incarico di realizzare l’intero progetto della Tenda.

L’installazione del meccanismo in piazza Castello a Torino è prevista per i giorni immediatamente precedenti l’apertura della Tenda di Avvolti, il 28 aprile.

Prenotare è necessario

Dal 28 aprile al 5 maggio, per accedere alla Tenda di Avvolti in piazza Castello è obbligatorio prenotare la visita sul sito web www.avvolti.org .

(qui trovate anche due filmati, scaricabili da  https://youtu.be/E9W_Krm5gk4  e https://youtu.be/lx3ht15mif4 con alcune immagini del funzionamento del tavolo e del «controllo numerico» sull’immagine sindonica)

 

Don Livio Demarie
ufficio stampa
Curia metropolitana di Torino

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LA LOGGIA INAUGURA UNA NUOVA CHIESA, CONSACRAZIONE SABATO 12 APRILE CON L’ARCIVESCOVO REPOLE

COMUNICATO STAMPA DEL 10 APRILE 2025

 

Sabato 12 aprile, a partire dalle 15, il card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino, presiederà il rito di consacrazione della nuova chiesa succursale di La Loggia (Torino) dedicata alla vergine Maria con il titolo di Mater Amabilis in via Po angolo vicolo Bormida. Il rito culminerà con la celebrazione della Messa.

L’EDIFICIO. Progettata dell’architetto Aimaro Oreglia d’Isola e dai collaboratori dello studio Isolarchitetti, la nuova chiesa ha una capienza di 240 posti a servizio di una porzione di territorio che negli ultimi decenni ha visto un forte incremento di popolazione. L’ampio sottochiesa si offre come luogo di servizio e accoglienza per la Comunità ed in particolare per i giovani.
Fin dal 2006, in occasione dalla visita pastorale dell’allora arcivescovo Severino Poletto, la parrocchia La Loggia espresse il bisogno di realizzare una nuova chiesa. Nel 2016, in accordo con la Diocesi di Torino, decise di edificare il luogo di culto in luogo della precedente succursale «Mater Amabilis», un fabbricato costruito negli anni Sessanta ed in precarie condizioni.
Molta attenzione è stata posta agli aspetti ambientali ed energetici: l’ edificio è in classe energetica A e non utilizza combustibili fossili.
La chiesa è stata edificata dalla ditta Malabaila & Arduino di Villafranca d’Asti.
L’intervento è stato sostenuto realizzato grazie al contributo della CEI e della Arcidiocesi di Torino.

GLI ARREDI LITURGICI E LA MADONNA DI LA LOGGIA. I poli liturgici, la scultura del Cristo Crocefisso, il fonte battesimale e le vetrate sono state realizzate dall’artista Luisa Valentini, in collaborazione con Anita Blecic e Titti Garelli.
All’interno della chiesa trova collocazione un bene prezioso per La Loggia: la statua della Madonna con bambino, denominata Madonna de La Loggia, o della Pace, di Leonardo Bistolfi.

Segno di speranza. La consacrazione della nuova chiesa rappresenta quasi un unicum a livello nazionale per l’anno in corso. «In questo periodo di difficoltà e durezza del vivere – spiegano in parrocchia – consideriamo questa opera un segno di speranza e di fiducia; un invito alla corresponsabilità e partecipazione attiva; uno stimolo per una più feconda riscoperta di appartenenza e di cittadinanza civile e religiosa ed una ulteriore promozione e qualificazione dell’intero territorio, con positivi e concreti benefici».

 

Don Livio Demarie
ufficio stampa
Curia metropolitana di Torino

Qui 2 fotografie della nuova chiesa (con sotto i link da cui “scaricare”):

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CONVEGNO SABATO 29 MARZO A PALAZZO CIVICO SU PIER GIORGIO FRASSATI

COMUNICATO STAMPA DEL 27 MARZO 2025

 

Nel centenario della morte di Pier Giorgio Frassati e in vista della sua canonizzazione (sarà dichiarato Santo a Roma il prossimo 3 agosto) il Centro Culturale Frassati di Torino promuove un convegno dal titolo «Il giovane Frassati, un santo per Torino e la Chiesa».

Si svolgerà sabato 29 marzo, dalle 9 alle 13.30 nella Sala Colonne di Palazzo di Città, con il contributo della Regione Piemonte e in collaborazione con il Comune.

Il convegno intende approfondire la figura di Frassati nella sua dimensione religiosa, spirituale, civica e politica. Dopo i saluti istituzionali interverranno, tra gli altri, gli storici Francesco Landolfi, Domenico Zeni e Alberto Sinigaglia, don Paolo Asolan e la giornalista Monica Mondo.
Il convegno sarà trasmesso in streaming sul canale YouTube del Centro culturale.

Nato a Torino nel 1901 da una famiglia della borghesia colta e impegnata, Pier Giorgio Frassati si distinse per la carità, l’impegno sociale e politico, la spiritualità profondamente radicata nel Vangelo. Beatificato da Giovanni Paolo II nel 1990, è oggi considerato modello per le giovani generazioni. Il Centro Culturale Frassati, promotore dell’iniziativa, opera dal 1981 per approfondire il rapporto tra fede e cultura alla luce della testimonianza del beato torinese.

 

 

Don Livio Demarie
responsabile ufficio stampa
Curia metropolitana di Torino

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IL CARD. REPOLE A ROMA PRENDE POSSESSO DEL TITOLO CARDINALIZIO ATTRIBUITOGLI DAL PAPA

COMUNICATO STAMPA n° 2 DEL 26 MARZO 2025

 

Domenica 30 marzo 2025, alle ore 18.30, il card. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, prende possesso del Titolo di Gesù Divino Maestro alla Pineta Sacchetti, in via Vittorio Montiglio 18.

Titoli cardinalizi sono chiese della diocesi di Roma o delle sedi suburbicarie il cui nome è assegnato ad ognuno dei cardinali della Chiesa cattolica, a simboleggiare l’appartenenza al clero romano e l’unità del Collegio dei cardinali come strumento di supporto all’attività pastorale del vescovo di Roma. Il titolo viene attribuito dal Papa all’atto della nomina di un cardinale ed è vitalizio. Le chiese titolari sono contrassegnate, generalmente sulla facciata, da un doppio stemma: a sinistra quello del Papa regnante, a destra quello del cardinale titolare medesimo.

A partire dal motu proprio Suburbicariis sedibus del 1962 di papa Giovanni XXIII, i cardinali non hanno alcuna potestà di governo sulla chiesa o sulla diocesi suburbicaria a cui sono stati assegnati e non possono interferire in nessun modo per ciò che riguarda l’amministrazione dei beni e la disciplina; ogni chiesa infatti ha già il proprio parroco o rettore, e ogni diocesi suburbicaria ha il proprio vescovo diocesano: il ruolo del cardinale è di puro patrocinio (Can. 357 §2).

 

Don Livio Demarie
responsabile ufficio stampa
Curia metropolitana di Torino

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AUGURI DELL’ARCIVESCOVO CARD. REPOLE AI MUSULMANI PER LA FINE DEL RAMADAN

COMUNICATO STAMPA DEL 26 MARZO 2025

 

L’Arcivescovo Card. Repole, in occasione della festa di Eid El Fitr, che conclude il mese di digiuno del Ramadan 2025 ,  ha inviato ai fedeli musulmani di Torino e Susa un messaggio di auguri.

in allegato il testo completo.

Messaggio-Arcivescovo-fine-Ramadan-2025

 

 

Don Livio Demarie
responsabile ufficio stampa
Curia metropolitana di Torino
Via Val della Torre 3 – 10149 Torino
Cell. 377 1168020 (anche WhatsApp).
Email ufficiostampa@diocesi.to.it

Web www.diocesi.torino.it

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DICHIARAZIONE DELL’ARCIVESCOVO REPOLE SULLA RIAPERTURA DEL CPR IN CORSO BRUNELLESCHI

COMUNICATO STAMPA DEL 24 MARZO 2025

 

Dichiarazione del card. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, a margine della riapertura del Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) di corso Brunelleschi.

La riapertura del Centro di corso Brunelleschi non è un passo indolore per Torino, che da oggi torna a rispondere con il trattenimento in struttura e la privazione della libertà a uomini che sono venuti nel nostro Paese in cerca di speranza per un futuro migliore. Comunque si voglia valutare la questione migratoria e riconoscendo che non è facile gestirla, non possiamo rassegnarci a rinchiudere chi non ha commesso reati e a non cercare invece percorsi per favorire la regolarizzazione e l’inserimento delle persone nella nostra società. Non punto il dito contro nessuno, ma vorrei che facessimo tutti insieme un’autocritica. Tutti insieme, istituzioni nazionali e locali dobbiamo cercare alternative. E nel frattempo chiedo alla città, lo chiedo con trepidazione, di vigilare perché nel Centro di corso Brunelleschi vengano garantite le condizioni di rispetto della dignità per ogni essere umano evitando condizioni di degrado e di abbandono, come è avvenuto nel passato di questa struttura.

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PERCHÈ L’IMPEGNO SOCIALE DELLA CHIESA? CONVEGNO DIOCESANO SABATO 22 MARZO

COMUNICATO STAMPA del 20 MARZO 2025

 

La Diocesi di Torino terrà

sabato 22 marzo dalle 8.30 alle 12.30,

presso il Centro Congresso Santo Volto (via Borgaro 1),

un Convegno unitario e diffuso su Fede e Carità. Centinaia di rappresentanti delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle associazioni cattoliche si interrogheranno con l’Arcivescovo Roberto Repole, in presenza e in streaming, sulle ragioni profonde dell’azione caritativa e dell’impegno sociale della Chiesa: un impegno che si spiega con la vita di fede e con l’adesione al Vangelo.
Il tema è di rilievo sociale oltre che ecclesiale e aiuta a comprendere il contributo specifico del mondo cattolico al bene comune. Il punto di partenza è l’ultima Lettera pastorale dell’Arcivescovo «Voi stessi date loro da mangiare», che invita a definire proprio lo specifico della carità cristiana.

Il Convegno, promosso in modo unitario dalle «Aree Carità e Azione sociale» e «Annuncio e Celebrazione» della Diocesi, avrà per titolo «Nel movimento della carità di Cristo» e, alla luce delle esperienze diffuse sul territorio e degli approfondimenti proposti dall’Arcivescovo Repole e dal monaco di Bose Luciano Manicardi, prevederà un ampio confronto tra i partecipanti in presenza e online per capire come avanzare in un processo di riflessione e di azione sul tema della carità.
L’incontro sarà anche trasmesso sul canale YouTube delle Diocesi.

Per informazioni: Alessandro Svaluto Ferro (Direttore Area Carità e Azione sociale, tel. 349.4313638) e Morena Savian (Direttrice Area Annuncio e Celebrazione, tel. 329.8563190)

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TRIBUNALE ECCLESIASTICO DEL PIEMONTE, DODICI MESI PER LE SENTENZE DI NULLITA’ MATRIMONIALE

COMUNICATO STAMPA n°2 del 15 MARZO 2025

 

Le cause di nullità matrimoniale presso il Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano del Piemonte non sono care, né lunghe. Il 62% avviene senza costi di avvocati: le parti godono del patrocinio gratuito e si limitano a pagare 525 euro di spese processuali per l’intero procedimento.
Non si tratta di cause lunghe: “si arriva a sentenza – spiega il vicario giudiziale don Ettore Signorile, che presiede il Tribunale – con una tempistica che nella maggior parte dei casi si attesta sotto i 12 mesi, con l’annotazione del provvedimento nel registro di matrimonio e battesimo delle parrocchie quasi sempre entro 14 mesi”.
Tutti i dati relativi all’attività del Tribunale nel 2024 sono contenuti nella Relazione presentata da don Signorile sabato 15 marzo inaugurando presso il Seminario Metropolitano di Torino l’Anno Giudiziario del Tribunale Ecclesiastico, prolusione di apertura pronunciata dall’Arcivescovo di Torino card. Roberto Repole.
Continua da due decenni il calo dei matrimoni celebrati in chiesa con rito cattolico (nella Diocesi di Torino sono passati da oltre 5.000 nel 2002 a 1.500 nel 2023); si registra una ripresa solo rispetto al periodo della pandemia da Covid (500 matrimoni nel 2020).
Alla flessione dei matrimoni religiosi corrisponde un calo delle istanze di nullità matrimoniale, che nel 2024 risultano lievemente aumentate rispetto all’anno precedente, ma rispetto al 2015 sono passate da 160 a 60 l’anno. La quasi totalità delle cause si conclude con la dichiarazione di nullità del matrimonio. Secondo don Signorile la tendenza al calo delle istanze di nullità “è segno di una minore sensibilità alla dimensione religiosa del matrimonio che si vuole rendere nullo (a tante persone basta il divorzio civile), esprime una scarsa consapevolezza del senso del sacramento matrimoniale, ma anche una scarsa conoscenza della facilità di accesso al Tribunale Ecclesiastico”. Esiste una pubblicazione informativa sul procedimento giudiziario, a disposizione delle parrocchie e di tutti gli interessati.

QUI GLI ALLEGATI SOTTO FORMA DI LINK:
–  Relazione di don Ettore Signorile, vicario giudiziale, sul 2024
–  Statistiche sull’attività del Tribunale nel 2024

INFORMAZIONI:
– Don Ettore Signorile, 335.5236023

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SINDONE E GIUBILEO A TORINO

COMUNICATO STAMPA n°1 del 15 MARZO 2025

 

La «Tenda della Sindone» nel cuore di Torino dal 28 aprile al 5 maggio: indispensabile prenotarsi – Le celebrazioni nell’anno del Giubileo e il raduno dei giovani – Gli enti territoriali e le imprese piemontesi partner dell’iniziativa.

Che cos’è «Avvolti»?

È una tenda, nel cuore di Torino; è un tavolo che si illumina, e una galleria di immagini; ancora, è un luogo per incontrarsi. «Avvolti» è l’iniziativa che la Chiesa di Torino propone, nei giorni della festa della Sindone, ai torinesi e piemontesi, e a quanti si troveranno in città, dal 28 aprile al 5 maggio.
Non essendo in programma nel 2025 nessuna ostensione pubblica della Sindone il Custode ha deciso l’iniziativa di «Avvolti» per offrire, nel contesto dell’Anno giubilare, un’occasione di riflessione e conoscenza della Sindone: icona della Passione del Signore ma anche patrimonio culturale di Torino e del Piemonte.

Il card. Repole

Il cardinale Roberto Repole ha presentato «Avvolti» – che non è una ostensione della Sindone – stamattina nell’Aula Magna del Polo Teologico Torinese, in collegamento anche con la Sala Stampa della Santa Sede.
«In questo anno giubilare – ha detto fra l’altro – abbiamo cercato un approccio nuovo al Telo sindonico, puntando sulle nuove tecnologie digitali. Il volto e il corpo impressi nel Telo sindonico sono quelli di uno sconfitto dalla storia. Come sconfitti sono, anche oggi, tanti donne e uomini che vivono nella guerra, che sono malati, disoccupati, anziani che si sentono soli e abbandonati. E in ogni caso, che lo vogliamo o no, siamo tutti sconfitti dalla morte. Nell’anno giubilare dedicato alla speranza partiamo proprio da queste situazioni, che sembrano non dare speranza.
Ma proprio quel Telo è un invito a vivere la vita con speranza, perché direi che è anche il calco della Resurrezione, di qualcuno che non è più nella morte – il sepolcro è vuoto. Nell’orizzonte dell’eternità, le sconfitte della storia non sono l’ultima parola. Spesso rischiamo di confondere la speranza con l’illusione e l’ottimismo; la speranza invece interviene proprio laddove tu fai l’esperienza dell’abbandono e della drammaticità della vita, ma soprattutto della morte, ma nonostante questo continui ad avere fiducia. Nella tradizione cristiana la speranza è Dio e ciò che può costituire speranza è che guardiamo con occhio nuovo il volto sindonico: è anche il calco della Resurrezione, che dice che Dio può intervenire».

 

La Tenda

Nella Tenda della Sindone in piazza Castello i visitatori potranno compiere un’esperienza digitale innovativa: «conoscere» il Telo da vicino, come non è mai stato possibile fino ad ora. Un tavolo delle stesse dimensioni della Sindone riproduce l’immagine virtuale del Telo, e offrirà la possibilità di esplorare e «toccare con mano» i dettagli dell’immagine.
Un’esperienza «globale»
Il tavolo interattivo e il programma di lettura virtuale ravvicinata della Sindone non durano solo otto giorni: dopo la chiusura della Tenda sarà possibile effettuare un’esperienza di lettura interattiva collegandosi da smartphone, tablet e pc, in ogni parte del mondo. Sono anche attivi i social su Instagram e Facebook (@avvolti), oltre ai contenuti esclusivi che si trovano sul sito www.avvolti.org, dove è possibile prenotare la propria visita.
Il programma di lettura è stato realizzato da Reply, società specializzata in consulenza digital e tecnologica, nata a Torino e oggi presente in tutto il mondo. La realizzazione della Tenda e delle opere connesse ha coinvolto diverse imprese specializzate italiane, coordinate dalla torinese Eventum.

La mostra «Volti nel Volto»

Nella Tenda i visitatori troveranno anche la mostra «Volti Il volto dei Volti», a cura della Fondazione Carlo Acutis (www.fondazionecarloacutis.org/progetto/volti-nel-volto).

Gli incontri

Ci sarà anche uno spazio dedicato per incontri, conferenze, dibattiti. In particolare è in calendario un incontro sulla figura di mons. Giuseppe Ghiberti, il biblista che ha guidato la preparazione delle ostensioni dal 1998 al 2010 ed è stato il primo consulente degli Arcivescovi Custodi.
Altri incontri verranno dedicati ad alcuni dei «santi» legati alla Sindone o presenti nell’attualità della Chiesa torinese in questi mesi. In particolare: Carlo Acutis (28 aprile), Giuseppe Allamano (30 aprile), Pier Giorgio Frassati (2 maggio). Un incontro illustrerà la figura del beato Sebastiano Valfrè, che fu tra i protagonisti dell’Assedio di Torino del 1706, e che ebbe una venerazione particolare per la Sindone.
Il programma completo si trova sui siti www.avvolti.org e www.sindone.org (il sito ufficiale della Sindone).

Messa per la Sindone

Domenica 4 maggio alle 10.30 il Custode pontificio della Sindone card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, presiede la celebrazione eucaristica in Cattedrale, nel giorno della festa liturgica della Sindone. La celebrazione sarà trasmessa in diretta social dal sito ufficiale www.sindone.org e dal sito della diocesi www.diocesi.torino.it.

Giovani e Giubileo

Sabato 3 maggio i giovani delle diocesi di Torino e Susa si ritroveranno alla Tenda per poi andare a conoscere da vicino i luoghi della santità torinese. Divisi in gruppi, faranno tappa al Cottolengo e al Sermig; e anche a Maria Ausiliatrice e a Palazzo Barolo, nella chiesa di Santa Maria di Piazza e in altri luoghi, per conoscere meglio le realtà e la storia dei «santi sociali». I giovani che hanno partecipato agli incontri con l’arcivescovo passeranno anche in Duomo per un momento di meditazione di fronte alla Sindone.

Chi sostiene «Avvolti»

La Tenda e le iniziative collegate sono promosse dalla diocesi di Torino e hanno ottenuto contributi di Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di commercio di Torino e Fondazione Carlo Acutis.
L’iniziativa, che promuove l’integrazione e la partecipazione attiva delle persone con disabilità, ha anche chiesto il patrocinio del Ministero per la Disabilità. Nella Tenda infatti sarà presente il «plastico» del Telo, realizzato con materiali speciali, che consente alle persone ipovedenti di esplorare tatticamente la figura e le caratteristiche dello stesso, offrendo un’esperienza sensoriale che aiuta a comprendere meglio i dettagli e la posizione del corpo. Il «plastico» è visitabile durante tutto l’anno presso il Museo della Sindone in via San Domenico 28 a Torino (www.sindone.it). Inoltre, il sito, che si presenza come esperienza digitale, è attento ad accessibilità e inclusione, ad iniziare dal font, Atkinson Hyperlegible, sviluppato dal Braille Institute per migliorare la leggibilità, specialmente per persone con disabilità visive o ipovisione.
Reply, realizzatrice dei prodotti digitali, ha anche voluto essere partner dell’iniziativa della diocesi, per contribuire a valorizzare il patrimonio culturale e spirituale del territorio piemontese (www.reply.com/it).
«Officina della comunicazione», impresa digitale specializzata nella documentazione del mondo audiovisivo cattolico, ha realizzato la serie di filmati sulla Sindone che si trovano nella sezione video di www.avvolti.org. È possibile visitare il suo sito a questo indirizzo: www.officinadellacomunicazione.com/wp.
Media partner è anche la società di comunicazione «Eventum», che cura l’organizzazione e la promozione di «Avvolti».

La Tenda sarà aperta in piazza Castello dal 28 aprile al 5 maggio, dalle 9 alle 20; la visita è libera e gratuita, ma è indispensabile prenotarsi sul sito di Avvolti
www.avvolti.org

Guarda il video di benvenuto su www.avvolti.org del cardinale Roberto Repole, Custode della Sindone: https://youtu.be/y73nwme0Ofs?feature=shared

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SPOSTATA A SABATO 15 MARZO (ORE 12.15) LA CONFERENZA STAMPA SULLE INIZIATIVE PER LA FESTA LITURGICA DELLA SINDONE

Comunicato del 13 marzo 2025

Cara/o collega,

vi informiamo che è spostata a
sabato 15 marzo,
alle ore 12.15,
la conferenza stampa
dell’Arcivescovo di Torino e Custode della Sindone, cardinale  Roberto Repole,
per la presentazione delle iniziative organizzate per la Festa liturgica della Sindone e nell’ambito del Giubileo della Speranza,
eventi che si terranno a Torino dal 28 aprile al 5 maggio.
Non cambia la sede della conferenza stampa, che si svolge al Polo Teologico Torinese di via XX Settembre 83 (Aula Magna).

 

 

Don Livio Demarie
responsabile ufficio stampa
Curia metropolitana di Torino
Via Val della Torre 3 – 10149 Torino
Cell. 377 1168020 (anche WhatsApp).
Email ufficiostampa@diocesi.to.it

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IL CARDINALE ROBERTO REPOLE E IL PRESIDENTE JOHN ELKANN VISITANO IL COMPLESSO INDUSTRIALE STELLANTIS DI MIRAFIORI

Comunicato stampa del 5 marzo 2025

(Vedi allegati)

TORINO, 5 marzo 2025 – Il Presidente di Stellantis John Elkann ha accompagnato oggi il Cardinale Arcivescovo di Torino Roberto Repole in
una visita del complesso industriale di Mirafiori, che ha riguardato in particolare quattro aree: le linee di montaggio della Fiat 500 elettrica, lo
stabilimento delle trasmissioni elettrificate (eDCT), il Battery Technology Center e i nuovi uffici dell’Hub per l’Enlarged Europe.
Presenti anche il responsabile Enlarged Europe di Stellantis Jean-Philippe Imparato e alcuni manager di Stellantis Italia, tra cui Antonella Bruno
(Responsabile di Stellantis Italia) e Giuseppe Manca (Responsabile risorse umane).
Il Cardinale era accompagnato da Alessandro Svaluto Ferro, Direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Torino.
“Siamo felici di accogliere oggi il Cardinale Repole a Mirafiori, e lo ringraziamo per l’attenzione che ha voluto dedicare a un complesso
industriale così centrale per i piani di sviluppo di Stellantis. La sua presenza rafforza il nostro legame con la comunità di Torino, che con il
suo impegno quotidiano contribuisce a costruire il futuro dell’auto italiana” ha commentato il Presidente John Elkann.
Il Cardinale Repole ha dichiarato “Ho visitato gli stabilimenti di Mirafiori, così importanti per Torino, con il desiderio di incoraggiare tutte le azioni
che possono essere compiute nella prospettiva del loro rilancio, dopo anni di crisi e lavoro a singhiozzo. Credo che oggi la nostra città, senza
rinunciare a farsi domande e a esprimere preoccupazione in questi tempi di incertezza, debba sostenere con fiducia gli sforzi di Stellantis, che si è impegnata a non abbandonare Torino e a sviluppare Mirafiori.
Ho sempre incoraggiato Stellantis a compiere questo percorso cercando la massima collaborazione e disponibilità alla verifica con i diversi soggetti sociali. Oggi aggiungo che apprezzo molto lo sforzo di riavviare il rilancio: ho constatato che la fabbrica si sta attrezzando, ho incontrato lavoratori e dirigenti che mi paiono lavorare tutti per questo obiettivo. Dietro ci sono migliaia di famiglie: alla fine, ciò che conta davvero è la loro vita e il loro futuro. Ho fiducia che ciò che si sta facendo a Mirafiori, anche sfidando le difficoltà che vengono dai mercati internazionali, tenga al centro il bene delle persone e della nostra città.”

SCHEDE INFORMATIVE (Fonte: Stellantis)
Mirafiori è un polo manifatturiero unico a livello mondiale, con circa 12.500 persone coinvolte al suo interno, completamente rinnovato e pensato per ospitare attività di progettazione, ingegneria e tecnologia, produzione, supply chain ed economia circolare, oltre a tutte le attività amministrative per i vari dipartimenti globali del Gruppo.
Nella Carrozzeria Mirafiori a partire dal prossimo mese di novembre partirà la produzione della Nuova Fiat 500 ibrida, che, affiancandosi alla
500 elettrica, garantirà volumi produttivi molto significativi. All’inizio della prossima decade è programmato l’arrivo della nuova generazione della
versione elettrica.
L’ultimo nato dei cinque impianti produttivi attualmente esistenti all’interno del Complesso di Mirafiori, avviato nell’aprile dello scorso anno, è il plant per la produzione dei cambi eDCT. Attualmente vi lavorano poco meno di 850 persone, su 20 turni settimanali. Quest’anno la produzione salirà in modo sostanziale e l’obiettivo, a regime, è quello di arrivare a 600.000 unità all’anno.
Il Battery Technology Center è la sede dell’unico centro al mondo del Gruppo per i test e lo sviluppo delle batterie. Progetta, sviluppa e testa
pacchi batteria, moduli, celle ad alta tensione e software che andranno ad alimentare i futuri veicoli dei brand Stellantis. Il centro è tra i più grandi dell’industria automobilistica europea e coinvolge un centinaio di addetti.
Il nuovo Stellantis Enlarged Europe Hub, che ha un ruolo di coordinamento europeo, è stato infine inaugurato poche settimane fa. La
struttura accoglie una squadra di circa 200 persone, consolidando il ruolo della città come fulcro delle attività Stellantis in Italia e in Europa. È
pensato per migliorare la collaborazione, l’efficienza e la rapidità decisionale, oltre a rafforzare le connessioni umane e l’innovazione.

Stellantis
Stellantis N.V. (NYSE: STLA / Euronext Milan: STLAM / Euronext Paris: STLAP) è uno dei principali costruttori di veicoli al mondo e ha l’obiettivo di
proteggere la libertà di movimento attraverso mezzi sicuri, puliti ed economicamente accessibili. Celebre per i suoi brand iconici e innovativi –
Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep®, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall, Free2move e
Leasys – Stellantis sta attuando Dare Forward 2030, un ambizioso piano strategico che le permetterà di trasformarsi entro il 2038 in un’azienda
tecnologica di mobilità a zero emissioni nette di carbonio con una percentuale di compensazione a una cifra delle emissioni restanti,
creando al contempo valore aggiunto per tutti gli stakeholder. Per maggiori informazioni, visitare https://www.stellantis.com/it.

Per maggiori informazioni:

Claudio D’Amico +39 334 710 78 28
claudio.damico@stellantis.com
communications@stellantis.com

Alberto Riccadonna +39 339 428 33 00
a.riccadonna@diocesi.to.it

 

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MESSA AL FERRANTE APORTI PER RICORDARE IL SALESIANO “DON MECO” RICCA, AD UN ANNO DALLA SCOMPARSA

Comunicato stampa del 4 marzo 2025

 

In memoria dello storico cappellano dell’istituto di pena minorile torinese è stato istituto anche un Premio letterario, il cui bando e il modulo d’iscrizione sono disponibili sul web, all’indirizzo www.terzosettorepiemonte.it/progetto/premio-letterario-meco

«Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Grazie don Meco perché questo Vangelo è quello che ci hai insegnato nella tua vita di sacerdote figlio di don Bosco e di cappellano in questo istituto per quarant’anni. Hai sempre stretto le mani a tutti, sei stato cappellano di tutti, sentinella operosa del Vangelo e difensore della Costituzione perché la pena diventasse occasione di rieducazione per i tuoi ragazzi, che non hai mai smesso di seguire anche quando sono usciti da queste mura». Parole di don Luigi Ciotti che ha presieduto la Messa celebrata ieri al Ferrante Aporti per ricordare il salesiano Domenico Ricca, “don Meco” per tutti, lo storico cappellano dell’istituto penale minorile torinese, ad un anno dalla sua scomparsa.

Dei suoi ragazzi, “don Meco” soleva dire che erano solo nati nella culla sbagliata e lui, nel quotidiano fare concreto e nel pieno spirito degli insegnamenti di don Bosco, in ogni giovane cercava quel punto accessibile su cui far leva per combattere le fragilità e consentire di lasciarsi alle spalle il marchio di “discolo o pericolante”, come diceva don Bosco per quei ragazzi a rischio di cadere nella rete delle attività illegali.

Presenti alla celebrazione eucaristica, tra gli altri, Emma Avezzù, Procuratore dei minori del Piemonte e della Valle d’Aosta, educatori, agenti, giovani detenuti, volontari, i parenti di don Domenico e i confratelli salesiani tra cui il cappellano don Silvano Onidon Michele Molinar, vicario dell’Ispettore e don Alberto Goia, delegato della Pastorale Giovanile del Piemonte, della Valle D’Aosta e della Lituania che ha ricordato come «l’opera di don Ricca a favore dei giovani più fragili e che hanno avuto di meno prosegue nella prima edizione del Premio letterario  a lui dedicata», di cui proprio una sezione è riservata ai ristretti al Ferrante Aporti.

A proposito del Premio letterario in memoria di “don Meco”, il concorso (istituito da Forum Terzo Settore in Piemonte e Salesiani Don Bosco Piemonte e Valle d’Aosta, con il patrocinio di Consiglio regionale del Piemonte e Città di Torino)  è aperto a tutti, dai 14 anni in su.  Si può partecipare presentando, entro il 31 marzo, un elaborato (saggio breve, poesia o racconto) sul tema “Dietro le sbarre”. Bando e modulo di iscrizione sono disponibili sul web, all’indirizzo www.terzosettorepiemonte.it/progetto/premio-letterario-meco

Torino, 4 marzo 2025

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PAPA: DICHIARAZIONE DEL CARDINALE ROBERTO REPOLE, ARCIVESCOVO DI TORINO E VESCOVO DI SUSA

Comunicato stampa del 23 febbraio 2025

 

 

«La Chiesa torinese sta pregando per la salute del Papa insieme ai cristiani di tutto il mondo e con sentimento di grande affetto, credo condiviso da tutti gli uomini del pianeta. Francesco ha dato voce alla bellezza del Vangelo, ha portato il messaggio della Misericordia e oggi il mondo ne ha tanto bisogno, gli vuole bene per questo, riconosce nel Papa un riferimento fondamentale negli equilibri internazionali. Giunge a Papa Francesco da Torino e dal Piemonte, la terra della sua famiglia, il piú grande sostegno in queste ore di prova»

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PREMIO LETTERARIO IN MEMORIA DI DON DOMENICO “MECO” RICCA

Comunicato stampa del 18 febbraio 2025

 

Istituito da Forum Terzo Settore in Piemonte e Salesiani Don Bosco Piemonte e Valle d’Aosta, con il patrocinio di Consiglio regionale del Piemonte e Città di Torino, il concorso letterario è aperto a tutti, dai 14 anni in su. I partecipanti dovranno presentare, entro il 31 marzo, un elaborato (saggio breve, poesia o racconto) sul tema “Dietro le sbarre”. Bando e modulo di iscrizione sono disponibili sul web, all’indirizzo www.terzosettorepiemonte.it/progetto/premio-letterario-meco/

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Ha passato quasi una vita intera dedicandola ai ragazzi detenuti nel carcere minorile del Ferrante Aporti. Di quei giovani, il salesiano don Domenico Ricca, don Meco per tutti, è stato per oltre quarant’anni anni non solo guida spirituale, ma soprattutto confidente, formatore e riferimento e, fatto non meno importante, ha contribuito con le sue proposte e le attività da lui organizzate a migliorare i percorsi di rieducazione e le condizioni di vita nell’istituto torinese di pena per minori.

Per ricordarne la figura nel primo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 2 marzo dello scorso anno, il Forum del Terzo settore in Piemonte (di cui don Domenico era stato tra i fondatori) e i Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta, in collaborazione con il settimanale diocesano La Voce e Il Tempo, hanno istituto il Premio letterario «Meco».

Per la prima edizione del concorso è stato scelto il tema “Dietro le Sbarre” con l’intento di spingere ad esplorare e riflettere sulla condizione di prigionia che è privazione di libertà in senso fisico, psicologico e sociale. Le “sbarre” – come è spiegato nella pagina web di presentazione del Premio – rappresentano tutto ciò che separa un individuo dalla libertà come, oltre l’essere rinchiusi tra le mura di un carcere, possono essere pure le disabilità, le paure interiori, le discriminazioni o le dipendenze. Condizioni che portano a sentirsi bloccati, incapaci di esprimersi o di immaginare un futuro diverso. L’iniziativa in memoria di don Meco è un invito a pensare anche alle opportunità di riscatto che possono nascere proprio dalle difficoltà: attraverso la forza interiore, il supporto degli altri e le attività creative come lo sport, il teatro o la musica, si possono superare le “sbarre” visibili e invisibili, riscoprendo la speranza e la libertà.I partecipanti sono invitati a condividere, attraverso la scrittura, riflessioni, esperienze reali o immaginate legate al tema della detenzione, mettendo in luce sia le difficoltà che il potenziale di rinascita. Il modulo di iscrizione è disponibile sul web, all’indirizzo www.terzosettorepiemonte.it/progetto/premio-letterario-meco/

Tre le categorie in cui è articolato il concorso: Giovani e Adulti (dai 19 anni in su), Adolescenti (dai 14 ai 18 anni), una sezione per i giovani ristretti all’Ipm «Ferrante Aporti» e, inoltre, due premi speciali sono riservati a persone con disabilità.

Gli elaborati (saggio breve, poesia o racconto) con cui, attraverso riflessioni sul tema della detenzione, oppure la narrazione di esperienze reali o immaginate, evidenziando sia le difficoltà che il potenziale di rinascita, devono essere consegnati entro il 31 marzo.

La giuria del Premio è presieduta dalla giornalista Marina Lomunno, autrice del libro “Il cortile dietro le sbarre: il mio oratorio al Ferrante Aporti”, una lunga intervista a don Meco pubblicata da Elledici nel 2015. Tra gli altri membri gli scrittori Margherita Oggero e Younis Tawfik, il giudice minorile Ennio Tomaselli, il docente di sociologia e direttore della rivista Antigone, Claudio Sarzotti, e la garante dei diritti dei detenuti della Città di Torino, Monica Cristina Gallo.

La cerimonia di premiazione avverrà nel mese di maggio al Salone del Libro di Torino e, in quell’occasione, sarà anche presentata una pubblicazione con i migliori elaborati, il cui ricavato dalla vendita sarà interamente devoluto alla Comunità Harambée di Casale Monferrato che accoglie e sostiene minori fragili.

Il Premio letterario intitolato a don Domenico Ricca, promosso da Forum Terzo Settore in Piemonte e Salesiani Don Bosco del Piemonte e della Valle d’Aosta in collaborazione con il settimanale diocesano “La Voce e Il Tempo”, è patrocinato da Consiglio regionale del Piemonte, Città di Torino, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, ed è sostenuto da Cooperativa Animazione Valdocco Onlus, Salesiani per il Sociale APS, Confcooperative, Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio, ACLI Piemonte APS, AICS Piemonte APS, Legacoopsociali, UISP Piemonte APS, FISH Piemonte, Anffas Piemonte APS.

Il bando e il modulo di iscrizione sono disponibili sul web all’indirizzo www.terzosettorepiemonte.it/progetto/premio-letterario-meco/

DON DOMENICO “MECO” RICCA

Sacerdote salesiano dal 1975, don Meco è stato per oltre quattro decenni il cappellano del carcere minorile torinese “Ferrante Aporti”. Ha speso tutta la sua vita per e con i giovani reclusi, come don Bosco voleva dai suoi salesiani, preti da oratorio, preti da cortile. E proprio lo stile da oratorio, della presenza, dell’ascolto e delle chiacchierate informali, è stato sempre quello adottato da don Meco con tutti i suoi ragazzi, qualunque fosse stato il reato che li aveva condannati alla reclusione. I suoi ragazzi, come soleva dire, erano solo nati nella culla sbagliata e lui, nel quotidiano fare concreto e nel pieno spirito degli insegnamenti di don Bosco, in ogni giovane cercava quel punto accessibile su cui far leva per combattere le fragilità e consentire di lasciarsi alle spalle il marchio di “discolo o pericolante”, come diceva don Bosco per quei ragazzi a rischio di cadere nella rete delle attività illegali.

Don Domenico Ricca può essere descritto come “prete di frontiera” ed è stato tra i fondatori della cooperativa sociale Valdocco, dell’associazione Aporti Aperte, dei Salesiani per il Sociale e del Comitato piemontese del Forum del Terzo Settore. È stato inoltre presidente dell’Associazione Amici di don Bosco per le adozioni internazionali, delegato per le Acli e altro ancora, nonché, naturalmente, punto di riferimento per tutti coloro che si occupano di disagio minorile.

La parola fine sulle pagine della sua vita terrena è comparsa il 2 marzo del 2024. L’allora Rettor maggiore dei salesiani, il cardinal Angel Fernandez Artime, lo aveva ricordato come un figlio di don Bosco che ha speso tutta la sua vita di salesiano per accompagnare i giovani finiti al Ferrante Aporti, un prete che i giovani ha amato veramente, soprattutto quelli che hanno avuto di meno.

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