Nella certezza della Risurrezione siamo vicini al dolore delle famiglie, degli affetti, degli amici degli studenti scomparsi. Di fronte al mistero della morte improvvisa di tante giovani vite restiamo sgomenti ed addolorati; nei giorni in cui meditiamo la passione di Cristo guardiamo alla Pasqua raccogliendoci in preghiera perché la vicinanza umana possa essere di conforto e cordoglio.
Per don Peyron: “Nei volti di Francesca, Elisa, Valentina, Elena, Lucrezia, Serena ed Elisa riconosciamo il volto bello di una generazione che si sta preparando al domani con la gioia e l’entusiasmo dei vent’anni, il desiderio di incontrare altri giovani e con loro immaginare il futuro di questa terra e d’Europa. Da credenti le sappiamo ora nelle braccia del Padre misericordioso a cui chiediamo il dono della consolazione per chi oggi piange ed il coraggio per tutti noi, anche in nome di queste giovani, di costruire legami ancora più veri e forti, che neppure la morte, come recita la Scrittura, possa mai spezzare”.