La sede del Politecnico festeggia i suoi primi 60 anni!

L’evento si aprirà alla presenza delle autorità cittadine – per l’Arcidiocesi il vicario generale mons. Valter Danna –  con il seminario “Il Politecnico di Torino e la costruzione della città nel Novecento: la sede di corso Duca degli Abruzzi nel sessantesimo anniversario della sua inaugurazione”, seguito dall’inaugurazione della mostra che presenta molti dei materiali, per lo più inediti, conservati nel patrimonio archivistico e museale dell’Ateneo, ma anche in altri archivi pubblici e privati, relativi ai progetti architettonici avviati fin dagli anni trenta e conclusi con la costruzione dell’edificio in Corso Duca degli Abruzzi.

Sarà l’occasione per avviare una riflessione sul ruolo che l’Ateneo ha svolto nei processi di costruzione della città di Torino nel corso del Novecento. Saranno ripercorsi la storia nonché il valore simbolico e politico degli interventi edilizi portati avanti dall’Ateneo per oltre sessant’anni, in un’area strategica della città, analizzandoli sotto il profilo non solo dei linguaggi e delle tecniche architettoniche, ma anche e soprattutto dell’impatto avuto sul tessuto urbano.

Un filo rosso collega le prime idee di trasformazione dell’area, conducendo prima al cosiddetto “Progetto Raddoppio” nell’area delle ex Officine ferroviarie Grandi Riparazioni, portato a compimento nel corso degli anni ottanta e novanta, e poi ai grandi piani d’intervento il cui sviluppo è previsto nei prossimi anni, grazie soprattutto al progetto Masterplan, intorno al quale si raccoglie l’interesse dei cittadini e dell’intero sistema socio-economico.

Interverranno il professor Rodolfo Zich, già Rettore del Politecnico di Torino e artefice del “raddoppio”, il professor Carlo Olmo, storico e Professore Emerito del Dipartimento di Architettura e Design e il professor Antonio De Rossi, coordinatore del gruppo Masterplan.

Modererà il professor Sergio Pace, referente del Rettore per i Servizi Bibliotecari, Archivistici e Museali e le conclusioni saranno a cura del professor Juan Carlos De Martin, delegato del Rettore per la Cultura e la Comunicazione.