Numeri e stili di vita

La vita nel mondo come figlie, sorelle, spose e madri spirituali

 

Il 31 maggio 2020 si è celebrato il cinquantesimo anniversario della pubblicazione dell’ “Ordo Consecrationis Virginum”, ripristinato nel 1970 per volontà di Papa Paolo VI. E’ trascorso mezzo secolo da allora, un tempo in cui questa forma di vita consacrata femminile, che vanta origini risalenti ai primi secoli della cristianità, è cresciuta e si è diffusa in tutto il mondo. Infatti, le vergini consacrate sono presenti in tutti i continenti, in molte Diocesi ed oggi  si annoverano circa 5000 presenze in tutto il mondo.

Nell’Ordo Virginum della Diocesi di Torino vi sono attualmente ventinove consacrate (ma a breve saranno trenta, in quanto una sorella riceverà la consacrazione nel prossimo mese di novembre nelle mani di Mons. Repole) e 6 aspiranti in formazione.

Le vergini consacrate vivono ed esprimono la sponsalità con Gesù Cristo in una ricchezza e varietà  di stili di vita, essendo impegnate nella società in diversi ambiti e settori lavorativi, che permettono loro una relativa autonomia, l’esercizio della responsabilità personale, l’autosufficienza. L’immersione nel mondo, soprattutto, offre loro la possibilità di testimoniare concretamente la vita evangelica tra il Popolo di Dio, permette loro di vivere a contatto con gli uomini e le donne del nostro tempo in uno stile di prossimità. Sono donne di fede, di speranza, di carità, che si fanno  figlie, sorelle, spose e madri spirituali, avendo ad esempio la Vergine per eccellenza, Maria di Nazareth, madre di Dio ed icona della Chiesa. Le vergini consacrate mantengono una docilità spirituale fondata sulla conoscenza ed esperienza della Parola di Dio, attraverso la preghiera quotidiana, la contemplazione, la partecipazione ai Sacramenti.

Unico segno distintivo che indossano è la fede nuziale, ricevuta durante il rito di consacrazione, la  quale segna l’alleanza sponsale con il Signore Gesù. L’ “abito” che le contraddistingue è la semplicità; ognuna vive seguendo la propria Regola di vita, condivisa con il Vescovo prima della consacrazione.

Le consacrate dell’Ordo Virginum di Torino e delle Diocesi del Piemonte amano definirsi Donne consacrate con i piedi saldi a terra e con lo sguardo fisso in Alto

Con questi tratti cercano di vivere la loro vocazione nel mondo, in una quotidianità fatta di preghiera, incontri, persone, impegni, fatiche, ma con lo sguardo fisso su Gesù Cristo, lo Sposo, che da’ senso alle loro giornate e dona slancio ai loro cuori.

L’appartenenza all’Ordo implica tra le vergini consacrate un forte vincolo di comunione, che le conduce a coltivare tra loro stima reciproca, amicizia, solidarietà, valorizzando i doni e la bellezza dei carismi di ognuna. La particolarità di questa forma di consacrazione, che sta rifiorendo sempre più nella Chiesa, è proprio questa vitalità di carismi personali messi a servizio dell’edificazione della Chiesa e del rinnovamento della società.

Le vergini consacrate possono dedicarsi ai servizi apostolici ed ecclesiali, valorizzando soprattutto la Chiesa particolare in cui vivono, prestando attenzione al magistero del Vescovo e lasciandosi interpellare dalla sue scelte pastorali.

E’ presente in diocesi un sacerdote in veste di delegato del Vescovo che si relaziona con le consacrate e le candidate aspiranti, collabora con il Vescovo, verifica i requisiti di maturità umana e i criteri evangelici che motivano il percorso specifico nell’Ordo Virginum di coloro che vi si avvicinano.

Le fasi del percorso formativo sono 3: periodo propedeutico – formazione iniziale – formazione permanente.

Il percorso di formazione si articola in 5 anni, dei quali il primo ha valenza propedeutica.

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