Ritiro di Quaresima 22-23 marzo 2025

Tema: La Speranza

Sabato 22 marzo l’Ordo Virginum di Torino si è ritrovato per il ritiro di Quaresima presso la Casa Salesiana Madonna dei Laghi ad Avigliana; nei due giorni dedicati al ritiro, il tema affrontato è stato “La Speranza” ed è stato curato da Sr. Cristina Conti delle Discepole del Vangelo.

La prima meditazione della giornata ha riguardato le Sacre Scritture, poiché si presentano come un “serbatoio inesauribile di speranza” (cfr. Rm 15,4) . E’ quindi importante mantenere viva la conoscenza e la lettura della Sacra Scrittura che ci ricorda la promessa di Dio, la sua Alleanza.

Suor Cristina Conti ci fa fornito spunti interessanti tratti dall’Antico e Nuovo Testamento; citando le figure di Abramo e sua moglie Sara e Gesù, nei  seguenti passi:

Abramo e Sara (Gen  12,1-5) – (Gen 16)

I personaggi di Abramo e Sara vivono una sterilità che ha bisogno di essere sciolta, attraverso l’intervento divino,ma ponendosi in una disponibilità fiduciosa e coraggiosa nel riconoscere il progetto di Dio. Spesso, anche noi, ci  troviamo come Abramo e Sara, con la tentazione di sostituire le vie di Dio con le nostre, di forzare il progetto di Dio con il nostro progetto.

Per riflettere, possiamo chiederci:

  • Quali sono (se ci sono) nella mia vita quelle “porte chiuse” abitate da scoraggiamento, rinuncia, attaccamento alle mie vedute, che hanno bisogno di maggiore speranza?
  • Cosa significa concretamente credere che, Dio riapre e rigenera vita per me e per l’umanità intera, anche in tempi disperati?

 

La Speranza di Gesù

La speranza evangelica non si identifica con quella mondana, ma con quella di Gesù, che egli stesso ha imparato, nel rapporto unico radicato con il Padre, nello Spirito Santo. Gesù non è mai passivo, si assume la sua responsabilità, non si sottrae alle difficoltà ma si abbandona fiducioso nella volontà del Padre.

Possiamo meditare sui seguenti passi:

Gesù dinanzi alla morte e Risurrezione. L’abbandono fiducioso nel Padre (Mc 8,31-33) – (Mc 14,32-36)

Gesù: il seminatore paziente di speranza (Mt 6,25-33) – (Mc 4, 26-32)

 

Per riflettere, possiamo chiederci:

  • Cosa significa per me oggi, accogliere nella mia vita la speranza di Gesù?
  • Su chi e su che cosa si fonda la mia speranza?
  • Quali sono le mie “false speranze”? Le mie “ansietà”?

 

Nella giornata successiva, domenica 23 marzo,  Suor Cristina ci ha proposto una figura che ha incarnato la speranza: San Charles de Foucauld, beatificato da Benedetto XVI nel 2005 e proclamato santo il 15 maggio 2022.

Dalle parole di papa Francesco: “visse il suo essere cristiano come fratello di tutti, a partire dai più piccoli. Viveva l’amore gratuito di Dio attuando l’apostolato della bontà nei confronti di tutti: cristiani, musulmani, ebrei, tuareg, considerandosi loro fratello universale.”

Cercando di riassumere alcuni tratti principali di questo santo, la Speranza si fonda:

  • sulla Divina Misericordia, sull’amore e la carità infinita del Signore, ma essa è anche intesa come un cammino di ricerca, come un desiderio di sequela sempre più radicata nella figura di Gesù Cristo e dell’avvento del suo Regno.
  • nel suo desiderio personale di celebrare l’Eucaristia, proiettata nell’accoglienza di un dono che porta a sviluppare  una pazienza, uno stare nella prova, sviluppando la capacità di attendere il dono di Dio.
  • sulla  vita eterna:  scriveva a proposito: “..solo guardando al di là di questo mondo in cui tutto passa e muore, si trova la vera gioia nella speranza di un’altra vita di cui questa è solo il preludio; vita in cui il bene fatto, l’amore di cui sono assetati i nostri spiriti e i nostri cuori, saranno pienamente ed eternamente soddisfatti.”

 

Per riflettere, possiamo chiederci:

  • La promessa di bene del Signore per me, per la mia vita è fondamento della mia speranza? Su chi e su che cosa si fonda la mia speranza?
  • Com’è la mia fede? Ferma o in cammino? Quali desideri ho per la mia vita spirituale?
  • Come reagisco nei momenti di maggiore sofferenza e difficoltà? La speranza della presenza del Signore è la forza che mi permette di superare lo scoraggiamento?
  • Cosa significa per me “sperare nella vita eterna? Come si concretizza nella mia vita?

 

La fine di ogni libro biblico ci consegna un “finale aperto” dove ciascuno di noi, attraverso la lettura, l’ascolto e la preghiera può proseguire la storia della salvezza con la realtà della sua vita.

Anche Gesù quando ascende al Cielo promette ai suoi discepoli “..ed ecco Io sono con voi fino alla fine dei giorni (Mt 28,20)” ; Gesù ci lascia la speranza, quella di essere qui con noi, in quello che viviamo, là dove siamo e manterrà la sua promessa.

 

 

Appunti tratti dalle meditazioni sul tema della Speranza offertaci da Sr. Cristina Conti, Discepole del Vangelo.

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