L’immagine della Chiesa Sposa di Cristo si presenta nel Nuovo Testamento come efficace icona rivelatrice dell’intima natura del rapporto che il Signore Gesù ha voluto stabilire con la comunità di coloro che credono in Lui.
Sin dai tempi apostolici questa espressione del mistero della Chiesa ha trovato una manifestazione del tutto peculiare nella vita di quelle donne che, corrispondendo al carisma suscitato in loro dallo Spirito Santo, con amore sponsale, hanno risposto alla chiamata del Signore Gesù nella verginità, per sperimentare la fecondità spirituale dell’intimo rapporto con Lui e offrirne i frutti alla Chiesa e al mondo.
Nelle donne che accoglievano questa vocazione, i Padri della Chiesa vedevano riflessa l’immagine della Chiesa Sposa totalmente dedita al suo Sposo.
L’Ordine delle Vergini è una forma di vita consacrata caratterizzata dalla Consacrazione, che avviene con Rito solenne celebrato dal Vescovo diocesano, durante il quale la consacranda esprime il proposito di verginità: ovvero la ferma e definitiva volontà di perseverare per tutta la vita nella castità perfetta e nel servizio di Dio e della Chiesa, seguendo Cristo per rendere al mondo una viva testimonianza di amore ed essere segno manifesto del Regno futuro.
L’Ordine delle Vergini, presente anche nella Chiesa torinese, privilegia alcuni aspetti:
- il radicamento nella Chiesa particolare e universale ed uno stretto legame con il Vescovo, nel determinato contesto culturale nel quale vivono e sono chiamate a rendere la propria testimonianza;
- la scelta di vivere da sole, in famiglia, insieme ad altre consacrate o in altre situazioni favorevoli all’espressione della loro vocazione e all’attuazione del loro progetto di vita;
- provvedono al proprio sostentamento con il proprio lavoro e le risorse personali;
- portano l’anello che viene consegnato loro durante il rito di Consacrazione come segno dell’alleanza sponsale con Gesù Cristo;
La loro quotidianità è scandita dalla personale “Regola di vita” che viene redatta, nella preghiera e nel discernimento, tenendo conto delle attitudini, carismi, impegno e altre forme che lo Spirito suggerisce loro.
Essa viene condivisa nei contenuti con il Vescovo, in occasione della Consacrazione, e periodicamente richiede una revisione, affinché lo stile di vita della vergine consacrata sia sempre coerente con il contesto quotidiano e culturale che la circonda.
Una splendida epiclesi, che la Chiesa delle origini ci ha trasmesso e che si conclude così:
“Concedi, o Padre, per il dono del tuo Spirito, che siano prudenti nella modestia, sagge nella bontà, austere nella dolcezza, caste nella libertà. Ferventi nella carità, nulla antepongano al Tuo amore; vivano con lode, senza ambire la lode; a Te solo diano gloria nella santità del corpo e nella purezza dello spirito; con amore Ti temano, per amore Ti servano. Sii Tu per loro la gioia, l’onore e l’unico volere; sii Tu il sollievo nell’afflizione; sii Tu il consiglio nell’incertezza; sii Tu la difesa nel pericolo, la pazienza nella prova, l’abbondanza nella povertà, il cibo nel digiuno, la medicina nell’infermità. In Te, Signore, possiedano tutto, poiché hanno scelto Te solo, al di sopra di tutto”.
In Italia, l’Ordo Virginum è presente in 80 Diocesi ed annovera circa 500 donne già consacrate e circa 200 donne in cammino.
Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2024