La Congregazione di San Giuseppe (in latino Congregatio Sancti Iosephi) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti comunemente Giuseppini del Murialdo, pospongono al loro nome la sigla C.S.I.
L’ideale.
“…San Giuseppe, pertanto, è per noi quel servo fedele e prudente che Dio ha preposto alla sua Famiglia e del quale noi dobbiamo prendere direzione ed esempio. Egli deve informare del Suo spirito la nostra Congregazione, che, nel nome stesso di questo Santo, ha già tracciato nettamente il programma del suo essere e del suo operare. Perciò le virtù di San Giuseppe devono essere nostre, ed i suoi ministeri devono essere i nostri.
E’ S. Giuseppe la regola parlante della Congregazione, nella quale tutto deve essere giuseppino, e dalla quale deve esulare ogni cosa che non sia secondo lo spirito di San Giuseppe.
Tra le virtù devono essere eminenti in noi: l’umiltà; la vita nascosta e la povertà accompagnate da una fervente devozione alla Vergine Immacolata e al S. Cuore di Gesù. Nessuno infatti, più di San Giuseppe, conobbe ed apprezzò i privilegi di Maria, e nessuno più di Lui, dopo Maria, penetrò nei segreti dell’amore che Dio ha portato agli uomini.
Quanto alle opere e ai ministeri, impariamo da S. Giuseppe la vita laboriosa, lo zelo delle anime, massime dei giovani, e la generosità del sacrificio.
Se vogliamo che la Congregazione nostra perduri e si propaghi nella Chiesa di Dio, è indispensabile che si mantenga vivo in essa, non solo il nome, ma ancora lo spirito di S. Giuseppe. Se questo venisse a mancare o a diminuire, che Dio non lo permetta!, verrebbe pure a scemare la vita della Congregazione e si illanguidirebbero i suoi ministeri; perchè le Istituzioni vivono e prosperano in virtù di quello spirito che le ha create.
E così, come le altre Congregazioni vivono e prosperano, quale specialmente per l’obbedienza, quale per la più rigida povertà, quale per la predicazione, quale per l’insegnamento. La nostra Congregazione avrà vita prospera e duratura se, nell’imitazione attenta e diligente di San Giuseppe, si studierà di praticare sempre l’umiltà e la carità, sue virtù caratteristiche, e se profitterà costantemente in esse».
(tratto da “Il fine della Pia Società torinese di san Giuseppe” di d. Eugenio Reffo – cofondatore della Congregazione di San Giuseppe – Tipografia PP. Giuseppini – Pinerolo – pp. 33-35)
Sito Internet: www.giuseppini.org/